Fondi europei e rispetto dell’ambiente, Formichelli in prima linea

ISERNIA. Fondi europei come prospettiva di sviluppo per gli enti locali. Così Massimo Paolucci, vicecapogruppo del Pd al Parlamento europeo e membro della Commissione ambiente, intervenuto stamani a Isernia, su invito del deputato Danilo Leva, a sostegno del candidato sindaco Rita Formichelli.

Attenzione massima all’ambiente, “che – ha spiegato l’onorevole Paolucci – non è qualcosa di aggiungere nei programmi. La riorganizzazione dei nostri centri storici, i trasporti, le reti fluviali, le fogne, la sicurezza, sono tutte situazioni che un buon sindaco può affrontare utilizzando bene i fondi europei. La prospettiva di sviluppo si affronta bene utilizzando i fondi europei regionali e nazionali. Soprattutto tra gli errori che non vanno più commessi ci sono i progetti scoordinati. Occorre fare squadra, anche tra unioni dei comuni. Avere un occhio attento al quotidiano, consapevolezza delle risorse sul territorio. Il sindaco può essere un federatore degli interventi, tra quelli che si fanno con fondi propri e quelli che si fanno con fondi europei e nazionali. Poi c’è il tema più grande: imparare a utilizzare fondi diretti che arrivano direttamente da Bruxelles. Sono un terzo dei finanziamenti europei – ha concluso Paolucci – e riguardano temi importanti come l’ambiente, il sostegno alle piccole medie imprese, la ricerca”.

formichelli-paolucciAppunto sull’ambiente l’avvocato Formichelli intende lavorare dall’inizio. “L’ambiente – ha detto – è tutto ciò che ci circonda, dalle strade alla pulizia, e Isernia purtroppo è carente un po’ su tutto, quindi su questo bisogna lavorare. Il mio obiettivo è ottenere una certificazione Emas, una cosa importante che solo due capoluoghi di provincia, Chieti e Mantova, hanno ottenuto in Italia e significa fare un passo avanti”.

Si tratta, come spiegato dal candidato sindaco, di un attestato che certifica l’impegno di un’organizzazione per il rispetto dell’ambiente. L’impresa privata o l’ente pubblico che sceglie volontariamente di ottenere la certificazione deve dotarsi di un sistema di gestione ambientale e sottoporlo a verifica da parte di un ente terzo accreditato.

Il Sistema di Gestione Ambientale è l’insieme dei processi, dei procedimenti, degli strumenti, dei modelli posti in essere da un’organizzazione, formalizzati al fine di rispondere ai requisiti richiesti dalle norme di riferimento. Sono strumenti utili per lo sviluppo sostenibile, in quanto le organizzazioni che si certificano prendono un impegno concreto per limitare gli impatti ambientali diretti (derivanti dalle proprie attività) e indiretti (ovvero gli aspetti ambientali sui quali possono esercitare una certa influenza), migliorare l’abbattimento delle emissioni, incentivare il riciclaggio dei rifiuti e le buone pratiche ambientali. Impegno principale dell’organizzazione certificata infatti è la politica del miglioramento continuo delle proprie prestazioni ambientali.

platea“Bisognerà mettere a regime le cose che ci sono – ha concluso la Formichelli – La precedente amministrazione ha cominciato con una raccolta differenziata ed è stato già un primo passo arrivare al 58%. Ci sono contratti che vanno rivisti, perfezionati e migliorati. Sui tributi avremo la possibilità di procedere alla riscossione, perché è evidente la riscossione interna non ha portato frutti. Quindi il servizio va esternalizzato a società che hanno già vinto e partecipato a bandi regionali, che significano anche occupazione in più. Avendo più entrate, ovviamente si può fare di più”.