ISERNIA. Lo squillo di tromba c’è stato, forte e chiaro. Giacomo d’Apollonio, candidato sindaco d’Isernia, supera la prova della piazza. Un test riuscito, che ha visto premiato il coraggio di chi vuole ancora guardare i cittadini negli occhi, senza ‘nascondersi’ tra quattro mura. Di chi vuole cercare il contatto ‘fisico’ con la gente.
Subito dopo, è la volta di Michele Iorio, per Insieme per il Molise. L’ex governatore sa bene quali corde toccare per far ‘vibrare’ gente. A partire dalla città “mortificata dal governo regionale – ha esordito – Il governo della metropolitana leggera, del no alle infrastrutture strategiche come l’autostrada. Il centrosinistra delle chiacchiere. E del ‘patto della vergogna’ con Renzi, che non contiene nulla di importante. E che prevede zero euro per le politiche sociali. Rimprovero l’ex sindaco che si è adagiato sulle promesse di Frattura, e quest’ultimo sulle promesse di Renzi. Sono coloro che hanno fatto sì che la cassa integrazione sia l’unica speranza, e che hanno fatto chiudere l’Ittierre senza muovere un dito”.
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A chiudere la serata, il candidato sindaco con la lista ‘Isernia in Comune’. La scena è tutta sua quandoassicura che “non sarà il sindaco dalla porta chiusa, ma al contrario sarò aperto a tutto e a tutti”. E quando dice che “ci saranno da affrontare tantissime criticità, ma si dovrà soprattutto restituire ai cittadini la fiducia in chi li amministra, con comportamenti sempre corretti, onesti, virtuosi, coerenti, equilibrati, nel solo interesse del bene comune”. Non mancano stoccate all’amministrazione precedente, “che ha dimenticato di promuovere il Paleolitico all’Expo”, e che “oggi parla di riduzione delle tasse dopo averle portate al massimo quando era al governo”.
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D’Apollonio ha poi invitato i cittadini presenti a prendere coscienza che se Isernia e la sua provincia “in questi ultimi tre anni sono rimaste totalmente emarginate nel contesto regionale, è solo perché chi amministra questa Regione ha deciso di penalizzarci, di emarginare Isernia rispetto al restante contesto molisano”. E a guardare al futuro con speranza: “Neanche per un attimo – ha concluso – ho smesso di credere che ciò che desideriamo per la nostra città possa realizzarsi. Perché non c’è niente di peggio che rassegnarsi a questo stato di cose. Noi saremo al vostro fianco. Per voi”.
(Le immagini e il montaggio delle videointerviste sono a cura di Pino Manocchio).
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