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Isernia, Angelaccio: “Noi candidati di più non potevamo fare. Azzerare la dirigenza”

ISERNIA. “Di più non si poteva fare, vista la situazione”. E’ il commento dell’esponente del Pd Edmondo Angelaccio ai risultati ottenuti dal Pd alle comunali di Isernia, affidato a un post su Facebook.  “Il risultato del Pd ad Isernia, nonostante tutto quel che è accaduto, è un successo personale dei singoli candidati – scrive – Se non ci fossero-fossimo stati noi candidati, il partito avrebbe avuto uno 0,4-0,9% o forse meno. Noi siamo stati eroi perché dopo ciò che è accaduto a causa di una parte del Pd, che lo scorso settembre ha provocato la caduta dell’amministrazione, pensare di fare di più era velleitario. All’estero, per risultati molto più lusinghieri di Isernia, ci si dimette immediatamente, scusandosi in Tv con il popolo”.

Angelaccio punta poi il dito contro la dirigenza del Pd regionale che, a suo avviso “ha attuato dallo scorso anno una politica incomprensibile e dilettantesca, distruggendo ciò che faticosamente era stato costruito nel tempo. A cominciare dal non prendere provvedimenti verso coloro che avevano fatto cadere l’amministrazione, cosa di una gravità inaudita. Allucinante non prendere posizione. Tuttavia – si legge ancora nel post – io personalmente ho sempre evitato di chiedere dimissioni della segreteria in toto, predicando invece unità e dando responsabilità diretta ai consiglieri che avevano agito in modo folle ma, con questi risultati e con l’apocalittica politica sul territorio di Isernia e città, che non vi siano parole dalla segreteria e che non vi siano le dimissioni di tutti, lo trovo non solo incomprensibile, ma vergognoso e arrogante. A posteriori, il risultato di Isernia certifica l’arroganza della dirigenza del partito che per me è di fatto inesistente, a seguito di questi eventi. Dire di essere soddisfatti per comuni di periferia o più piccoli di Isernia, piuttosto che non commentare il risultato di Isernia, è come guardare la pagliuzza anziché la trave.

Fortunatamente non abbiamo avuto i dissidenti candidati con noi o avremmo avuto la metà dei voti, visto come sono andati i due nelle altre liste. Attendiamo il reset completo di tutta la dirigenza del Pd regionale e sarebbe buona cosa che cambiassero i vertici in tutte le regioni e a Roma, da dove partono i veri disastri. Se ciò non accadrà, il Pd è destinato alla vaporizzazione”. 
Infine un pensiero alla sfida di domenica 19 giugno. “Complimenti a chi partecipa al ballottaggio – conclude l’esponente del Pd – hanno vinto con merito e un pensiero a Rita Formichelli, che è stata vittima di tutto questo disinteresse da Campobasso.  Per me è tutto, ho finito”. Un congedo amaro dalla politica, quello dell’ormai ex consigliere.

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mikeante

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