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Pastore: Frattura e il suo partito hanno fallito

ISERNIA. “Il partito di Frattura si sta liquefacendo, lui perde un capoluogo di provincia e un centro come Agnone e si permette di fare analisi come se fosse un soggetto terzo”. Così Lucio Pastore, candidato sindaco della lista civica ‘Pensiero Libero’, in risposta alle dichiarazioni del governatore circa lo scarso consenso elettorale riscontrato da quelli che ha definito urlatori (clicca qui per leggere l’articolo).

Prenda atto del fallimento del suo partito – incalza Pastore – invece di chiedersi perché io non ho preso voti. Forse non sa che io mi sono presentato da solo, all’ultimo momento, senza una lista forte, e – in assenza di forze che potessero contrastare il blocco di potere che si andava ricostituendo – probabilmente alcuni voti sono arrivati a me. Ho preso quasi 650 voti, reputo dunque il mio risultato sicuramente positivo. Quanto alle sue teorie sulla sanità: siamo allo sfascio completo, il settore pubblico è in fase di smantellamento ed è tutta opera sua. Frattura – continua il dirigente medico del Pronto Soccorso di Isernia – viene dalla dimensione Iorio, dall’epoca in cui l’ex presidente ha fatto tutto ciò di cui oggi lo accusa. L’attuale governatore ha poi continuato sulla stessa linea, determinando la completa distruzione del servizio pubblico a favore dei privati. Probabilmente, anche il risultato elettorale di Bojano rientra nella cessione di spazi ai privati in ambito sanitario. Egli parla di sblocco dei concorsi a gennaio. Ma ciò avverrà sul fabbisogno da lui determinato in rapporto alla cessione di notevoli spazi ai privati convenzionati, una circostanza che determinerà comunque una pesante diminuzione del personale che dovrà essere assunto. Alla fine abbiamo una regione agonizzante, in stato comatoso, una sanità allo sfascio completo, il suo partito che si sta liquefacendo e Frattura che viene a parlare come se fosse un soggetto neutro e terzo, dopo aver determinato tutto questo caos. E’ il momento, forse, che qualcuno faccia la sua valutazione e se ne vada”.

Per Pastore non è tuttavia solo Frattura che dovrebbe gettare la spugna. “Dopo questi risultati più di qualcuno si dovrebbe dimettere, ma non hanno neanche la faccia. Si dovrebbero dimettere Leva e Fanelli, mentre Frattura dovrebbe andare in crisi. Dopo tre anni di governo si è sfasciato tutto all’interno del suo partito. Lui che governa e gestisce il flusso dei soldi non è capace neanche di tenere il consenso popolare: significa che sta fallendo e che non tiene conto dell’evidenza”. Infine una battuta sugli apparentamenti di lista per il ballottaggio: “Noi siamo completamente alternativi – taglia corto Pastore – Per noi Frattura, Iorio e Patriciello pari sono nella distruzione di questo territorio. Abbiamo contribuito a tagliare fuori l’area riconducibile a Frattura, ma altri discorsi non ci appartengono. Tuttavia – ha concluso – senza un nuovo contenitore alternativo nell’ambito della sinistra, questa regione è destinata a morire”.

 

 

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