HomeNotizieCRONACAMorì in un conflitto a fuoco con due rapinatori, commemorato l’ispettore Tufilli

Morì in un conflitto a fuoco con due rapinatori, commemorato l’ispettore Tufilli

CAMPOBASSO. Morì per salvare due passeggeri del treno, vittime di una rapina. A vent’anni dalla scomparsa, il sacrificio dell’Ispettore superiore della Polizia di Stato Carlo Tufilli, è stato ricordato questa mattina, nel corso di una cerimonia di commemorazione promossa ed organizzata nel suo paese natale, dal Comune di Roccavivara e dalla Questura di Campobasso.

Alla presenza dei suoi familiari, della rappresentanza della Polizia e dell’amministrazione comunale, si è svolta prima una visita al cimitero, poi la Messa nella chiesa parrocchiale, infine la commemorazione in piazza Carlo Tufilli. A intervenire il questore Raffaele Pagano e il sindaco Franco Antenucci. Quindi la deposizione di una corona d’alloro, sia in piazza che al Monumento ai Caduti.

Nato a Roccavivara nel 1957 a vent’anni Tufilli si era trasferito a Roma, per arruolarsi nel Corpo delle Guardie di pubblica sicurezza, prestando servizio presso l’Ispettorato di San Basilio. Dopo una breve parentesi alla Questura di Campobasso il ritorno nella capitale, al Commissariato ‘Porta Maggiore’.

Il 22 giugno 1996, mentre faceva rientro a casa a bordo del treno locale Roma–Pantano, l’ispettore si accorse che due uomini armati stavano rapinando alcuni viaggiatori. Decise di intervenire per salvaguardare l’incolumità dei passeggeri. Sceso alla stazione di Grotta–Celoni, intimò ai due malviventi di gettare le pistole, ingaggiando con essi una violenta sparatoria. Nonostante fosse stato raggiunto da alcuni colpi d’arma da fuoco, riuscì a ferire uno dei rapinatori. Soccorso, morì durante il trasporto all’ospedale.

Per lo “splendido esempio di alto senso del dovere e di elette virtù civiche”, l’Ispettore superiore Carlo Tufilli è stato insignito della Medaglia d’oro al valor civile alla memoria, consegnata alla vedova in occasione della Festa della Polizia del 30 maggio 1997.

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