HomeSenza categoriaSanità, querelle tra Testa e Cattolica: la verità della Fondazione

Sanità, querelle tra Testa e Cattolica: la verità della Fondazione

CAMPOBASSO. Querelle in atto tra Italo Testa e Cattolica: sulla vicenda interviene la Fondazione che fornisce la sua verità in merito alla richiesta di risarcimento al presidente del Forum a seguito di un’intervista rilasciata a ‘Il Bene Comune.’ “In riferimento alle notizie diffuse in questi giorni – si legge nella nota stampa – circa l’azione legale che la Fondazione di Ricerca e Cura Giovanni Paolo II avrebbe intrapreso nei confronti del periodico Il Bene Comune e del dottor Italo Testa,  si precisa che si tratta di una domanda di avvio della mediazione, propedeutica all’azione legale vera e propria, ma non necessariamente subordinata ad essa. Questo significa che la questione potrebbe risolversi anche in sede di mediazione. Desideriamo sottolineare che è  stata chiesta prima di tutto la rettifica delle affermazioni ritenute diffamatorie, poi il risarcimento danni. La Fondazione ha sempre avuto grande rispetto per la libertà di stampa, e non ha mai replicato o agito nei confronti dei numerosi articoli  a sfondo diffamatorio o denigratorio  apparsi in questi mesi  sulla stampa locale, pur avendone titolo; ma l’articolo in questione ha davvero superato il limite della tolleranza e anche della legalità”.

Sotto accusa l’intervista rilasciata al periodico. “Italo Testa, l’intervistato – sostiene la Cattolica – diffondeva notizie dal chiaro tenore diffamatorio e denigratorio ai danni della Fondazione di Ricerca e Cura “Giovanni Paolo II”, con l’obiettivo di offuscare il prestigio, l’onore e la reputazione di cui la Cattolica ha sempre goduto, grazie agli ottimi risultati che ha saputo raggiungere nell’ambito scientifico e della cura della persona umana.

Tali dichiarazioni, inoltre, venivano rese nell’ambito di un contesto allusivo in cui il giornalista non sembra assumere la prospettiva del terzo osservatore dei fatti. Le dichiarazioni rilasciate dall’intervistato hanno fornito una visione distorta della realtà dei fatti, in quanto tese a sovvertire l’immagine che l’ente di ricerca e cura si è costruito nel tempo, grazie all’eccellente preparazione e professionalità di tutti coloro che vi operano, e hanno indotto l’opinione pubblica a formarsi la convinzione, tra l’altro, che le cure presso la Fondazione non siano gratuite ma richiedano costi maggiori a carico dei pazienti.

Tra le tante notizie non vere,  spicca quella che alla Cattolica le prestazioni si pagano, completamente in contrasto con la natura stessa di azienda sanitaria privata accreditata, che lavora quindi  per i pazienti che ne usufruiscono, alle stesse condizioni del pubblico – quindi senza alcun onere per i pazienti stessi – e poi le allusioni sulla professionalità degli operatori  ‘che a Campobasso non ci stavano volentieri’, andavano via il ‘giovedì sera, lasciando i ragazzetti che dovevano fare esperienza’, ‘i luminari dovevano solo fare esperienza a Campobasso, per poi tornare a Roma’, ‘l’atterraggio della Cattolica, non avrebbe portato i benefici promessi’. Queste sono solo alcune delle affermazioni diffamatorie, ma tutto il tenore dell’articolo va in quella direzione.

La richiesta di rettifica, già fatta in sede di conciliazione, è il nostro obiettivo principale pertanto ci aspettiamo che gli interessati rettifichino pubblicamente tutte quelle parti che non rispondono minimamente alla verità, che procurano un danno enorme a una realtà che è in Molise, che è apprezzata dai molisani e da pazienti di altre regioni, che vuole continuare a offrire al Molise le proprie prestazioni sanitarie di qualità e che non vuole entrare minimamente nel dibattito politico che attiene ad altri livelli decisionali e che non interessa per nulla, ma ha il diritto/dovere di difendere in ogni modo la propria immagine per rispetto di tutti coloro che lavorano con competenza, amore e dedizione per il malato e per rispetto dei tanti cittadini, molisani e non, che hanno fiducia in questa struttura”.  

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