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Isernia Fc: “La vertenza Olimpic non ci ha consentito di inoltrare domanda di ripescaggio”

ISERNIA. I dirigenti dell’Isernia Football Club, in un comunicato stampa di cui riportiamo alcuni stralci, spiegano in maniera dettagliata come la vertenza della scuola calcio  Olimpic  abbia impedito di presentare la domanda di ripescaggio in serie D.

Nel mese di settembre 2015,  il club biancoceleste ha incontrato le scuole calcio della città di Isernia per formulare una convenzione unica sui premi di preparazione, spettanti alle stesse,  per i giovani calciatori tesserati con l’Isernia Fc. La scuola calcio San Leucio e la Fraterna si sono mostrate subito ben disposte a collaborare e per  agevolare la nascente società hanno optato per la cessione a titolo gratuito di tutti i giocatori selezionati dall’Isernia.

“La scuola calcio Olimpic- come si legge testualmente nel comunicato- non ha aderito alla cessione a titolo gratuito , ma  ha preteso la somma di 500 euro per ogni giovane calciatore scelto e tesserato dall’Isernia Fc. In quel momento non è stato richiesto alcun compenso per situazioni pregresse esistenti riguardanti il trasferimento di altri giovani calciatori per le gestioni degli anni precedenti (altrimenti si sarebbe sanata la situazione con 500 euro per ogni giovane calciatore). Inoltre l’Olimpic non ha informato l’Isernia Fc della cessione a titolo oneroso o di prestito di giovani calciatori per le stagioni precedenti a quella in corso (2015/2016)”.

“Nel mese di marzo 2016, l’Olimpic ha comunicato formalmente di aver fatto richiesta alla CAE (Commissione Accordi Economi della Lega Nazionale Dilettanti) dei premi di preparazione per cinque giovani calciatori tesserati nella stagione 2014/2015 (Eccellenza molisana) non corrisposti nei termini richiesti dalla società dell’epoca (presidenti: Scarselli, Venditti ed altri) . Nei giorni scorsi la CAE ha escusso e liquidato (detraendo dalla fidejussione) la somma di 15.611 euro in favore dell’Olimpic e 2.237 circa euro per sanzioni e varie a carico dell’Isernia Fc . Ricapitolando, un danno economico di circa 18.000 euro per le già precarie tasche della società che ha influito sostanzialmente alla rinuncia della richiesta di ripescaggio in serie D”.

I dirigenti, inoltre, si chiedono come mai a settembre 2015 non si sia discusso delle vecchie situazioni debitorie e non si sia raggiunto prima un accordo chiedendo come  per i calciatori di questa stagione, una somma pari a 500 euro (cifra comunque ritenuta eccessiva in quanto si trattava di calciatori da utilizzare nel torneo di Eccellenza e non di serie D) e come mai la vertenza sia stata presentata solo nel marzo 2016.

Il club biancoceleste rivolge precise accuse alla scuola calcio Olimpic, che non avrebbe a cuore il bene dei giovani locali, dello sport e della città di Isernia, ma un mero interesse economico e si dice profondamente deluso dalla stessa:  “Tale comportamento lascia l’amaro in bocca ad una società che senza interesse alcuno, ha rilevato e sanato una situazione debitoria considerevole già lo scorso anno e che oggi si ritrova, non solo a coprire debiti che non sono di competenza dell’attuale dirigenza  bensì a combattere anche contro chi di Isernia e dei suoi giovani, dovrebbe farsi ambasciatore, tutore e  massimo esempio”.

Giu.Cri.

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