Categories: CRONACA

Isernia, l’ex condannato a morte Guillen a confronto con gli studenti

ISERNIA.  “Sono un uomo che è nato tre volte: quando ho emesso il primo vagito, quando sono uscito dal braccio della morte e quando ho spalancato le braccia lasciandomi alle spalle il Carcere dell’Arizona”. Lo ha affermato Karl Louis Guillen vittima di un errore giudiziario negli Stati Uniti d’America che gli è costato oltre 20 anni di detenzione. Ieri l’ex condannato a morte è stato a Isernia, ospite di un incontro all’Ex Levatoio. E’ arrivato in città accettando l’invito di una studentessa del Liceo Linguistico ‘Cuoco’. Sara Fuoco, 19 anni, ha dedicato alla storia di Karl la tesina discussa davanti alla Commissione degli Esami di Stato, dopo aver letto i libri di Guillen: ‘Il Tritacarne’ e ‘Il sangue d’altri’.

“Ho provato una grande emozione – ha detto Karl nel corso di un’intervista all’Ansa – quando Sara mi ha contattato per annunciarmi la sua intenzione. Lei è giovane ed è importante che i giovani capiscano certi valori e li trasmettano per costruire un mondo diverso all’attuale”. Karl entra in carcere a 20 anni per il tradimento di un amico e lì, poi, viene coinvolto in un omicidio non commesso e condannato alla pena di morte per iniezione letale. Comincia la sua battaglia per dimostrare l’innocenza e nel 2013, dopo un regolare processo, torna a essere un cittadino libero. Oggi vive in Italia, a Jesolo, dove ha trovato l’amore (si è sposato con Valentina) e l’accoglienza di un Comitato e di un l’associazione editoriale umanista (Multimage) che lo avevano sostenuto già quando era in carcere.

“Racconto l’ingiustizia del sistema carcerario americano – ha spiegato Karl – un sistema fondato sul profitto e la speculazione finanziaria. Lo faccio per tutti coloro che sono rinchiusi nelle prigioni statunitensi e non possono parlare. Sono stato fortunato e devo dare voce a chi non ha”. A Isernia, oltre a Sara Fuoco, c’erano tante persone ad attenerlo. Con loro si è intrattenuto per due ore nello spazio culturale dell’ex Lavatoio. La domanda più ricorrente è stata: “Come ha fatto a non impazzire?”. Karl ha risposto: “Ho sviluppato una dipendenza senza controindicazioni, ovvero la dipendenza dalla scrittura”. 

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mikeante

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