Isernia, maxi furto alla farmacia dell’ospedale: ‘bottino’ da 240mila euro

ISERNIA. Indaga la polizia per dare un volto e un nome agli autori del maxi furto di medicinali messo a segno, con ogni probabilità, nella notte tra sabato e domenica nella farmacia dell’ospedale ‘Veneziale’ di Isernia. Stando a quanto si è appreso, sono stati trafugati medicinali costosi per la cura del cancro, dell’epatite, della sclerosi multipla, oltre  anumerose dosi di Eritropoietina, meglio nota come Epo, un farmaco impiegato anche come sostanza dopante. In azione, naturalmente, una banda specializzata in questo tipo di furti. Da una prima ricostruzione effettuata dagli investigatori, i malviventi sono entrati nella struttura dopo aver scavalcato una cancellata sul retro che dava sulla porta posteriore, utilizzando quella che in gergo viene chiamata ‘chiave bulgara’, un attrezzo da scasso in grado di forzare qualsiasi tipo di serratura. Per questo non sono stati rilevati segni di effrazione. Unico segnale del passaggio dei ladri, una porta blindata, in acciaio, che i malviventi hanno tentato di forzare senza esito. Stamani l’amara sorpresa per i dipendenti Asrem, che hanno subito avvisato la polizia, giunta sul posto con la Scientifica per i rilievi del caso.

L’ipotesi più probabile resta quella del furto su commissione. Si tratta di medicinali molto costosi che potrebbero essere in qualche modo contraffatti e rivenduti online oppure piazzati su mercati paralleli, in Italia e all’estero. Negli ultimi anni furti simili si stanno verificando sempre più di frequente in diverse regioni, compreso il Molise. La farmacia del ‘Veneziale’ è stata già presa di mira nel 2013, mentre a Campobasso la farmacia del ‘Cardarelli’ è stata svaligiata più volte.