La cistite (l’infiammazione delle vie urinarie che si presenta con bruciori alla minzione, continua sensazione di vescica piena relazionata a scarsa minzione, fino ad arrivare a forti dolori, febbre e sanguinamenti) è uno dei problemi con cui le donne tra i 20 e i 50 anni, almeno una volta l’anno devono combattere. Questo problema è causato dall’indebolimento del sistema immunitario che può avvenire, tra le altre cause, anche a seguito di uno stress eccessivo con affaticamento fisico e mentale. In ogni caso, anche quando non ne è la causa, lo stress può aggravare i sintomi della cistite e provocarne il peggioramento.
Nei mesi caldi si registra un picco di episodi di cistite per diversi fattori predisponenti:
ü Ilcaldo: indebolisce le difese immunitarie favorendo l’aggressione batterica.
ü L’elevata sudorazione: provoca disidratazione e una maggiore concentrazione delle urine i cui costituenti sono irritanti per le mucose.
ü Lasabbia: è ricettacolo di germi e può agevolare le infezioni.
ü L’acqua: (mare, lago, piscina) può contenere batteri e la salsedine può indebolire le difese della mucosa vaginale.
ü Ilcostume: se bagnato costituisce un ambiente umido facilitante la proliferazione batterica.
Una corretta alimentazione e alcune attenzioni locali (come evitare i salvaslip, collant o jeans troppo stretti, che favoriscono il ristagno di umidità a livello vaginale) spesso bastano a risolvere il problema senza dover ricorrere ai soliti antibiotici perché danno inutili resistenze dei ceppi batterici e hanno una attività troppo intensa per una semplice infezione, in quanto indeboliscono la flora batterica intestinale benefica. Oltre a queste indicazioni, se soffrite spesso di cistite, sarà utile valutare con un esperto l’eventuale presenza di intolleranze alimentari, che “stressano” l’organismo indebolendolo.
Vediamo ora nel dettaglio come comportarsi a tavola per prevenire o risolvere il problema.
Bere fino a due litri d’acqua non gassata al giorno è la condizione imprescindibile per sfiammare le vie urinarie ma via libera anche a tisane alle erbe ricche di vitamina C come uva ursina, mirtillo o carcadè. Ad acqua abbondante e tisane vanno associati una serie di cibi da consumare e altri da evitare tassativamente. Ad esempio, è bene evitare cibi troppo salati o piccanti, gli insaccati, le carni e le bevande alcoliche, che sono tra le principali cause dei bruciori e delle infiammazioni urinarie.
La propria dieta deve essere integrata con gran quantità di frutta e verdura, preferibilmente cruda. Il succo di carota ha grandi proprietà, dal momento che tale ortaggio contiene vitamine A e il glutatione, un antiossidante molto potente che riesce a rafforzare le difese immunitarie.
Assumere estratto di semi di pompelmo, in gocce o pasticche, è uno dei metodi naturali che più si rivelano utili a combattere l’infiammazione delle vie urinarie. I semi di pompelmo contengono bioflavonoidi, i quali hanno una potente azione battericida in grado di contrastare anche i funghi, compresa la candida.
Acqua e tisane, carota ed estratti di pompelmo sono da affiancare a una dieta che, dalla colazione alla cena, deve essere equilibrata e prevedere l’apporto di un gran numero di minerali, vitamine e fermenti lattici.
A colazione si può consumare un vasetto di yogurt: è ricco di vitamine B che permettono di rilassare il sistema nervoso e di proteggerlo, rigenerando le mucose intestinali. È bene evitare il latte vaccino e il caffè e, invece, far uso di orzo e latte di riso.
A pranzo il riso si rivela ideale per poter disintossicare l’intero organismo, vero toccasana anche per le proprie vie urinarie. A cena o come secondi piatti, è meglio privilegiare le carni bianche, come il pollo, e il pesce, accompagnati da verdure cotte e non troppo condite o insalata mista. Anche il minestrone può aiutare molto a combattere la cistite. Tra le verdure consigliate figurano le patate, le carote, le barbabietole, le bietole, la lattuga, i pomodori e i piselli.
DOTT.SSA SONIA STROIA
Biologa nutrizionista