di Pasquale Bartolomeo
ISERNIA. Si toglie più di un sassolino dalla scarpe. Paolo Frattura, presidente della Regione Molise, è prossimo a ‘passare all’incasso’, in tema di sanità, dopo anni di misure draconiane imposte ai cittadini. Dal 1° gennaio 2017 infatti, dopo dieci anni, ci sarà il tanto atteso sblocco del turn-over del personale sanitario, con la possibilità di tornare ad assumere. Lo ha ribadito in occasione della visita del premier Renzi per la firma del Patto per il Molise. E lo ha rimarcato, ancora, venerdì scorso, da Isernia, dove il presidente ha partecipato a un incontro organizzato dall’Unione sindacale di Base per fare il punto sul tema dell’Area di crisi.
A margine della riunione su quel delicato tema, ‘Isernianews’ ha voluto rivolgere alcune domande al governatore. A cominciare dalla questione dell’integrazione tra l’ospedale pubblico ‘Cardarelli’ di Campobasso e la Fondazione Giovanni Paolo II, struttura privata convenzionata. Un progetto oggi visto con scetticismo e preoccupazione dal centrodestra molisana. Ma che una settimana fa l’ex presidente Michele Iorio ha rivendicato comune una sua idea, inizialmente bocciata da Frattura sotto elezioni, nel 2013, e oggi ‘spacciata’ per propria. Immancabile anche un passaggio sul mutuo trentennale da 240 milioni di euro contratto dall’attuale amministrazione regionale. Costretta a fare i conti, ha ricordato Frattura, con un’eredità pesante: 600 milioni di euro di debiti certificati. Lasciati da Iorio, appunto.
Presidente Frattura, in occasione della visita di Renzi lei ha ribadito che il 1° gennaio ci sarà, dopo dieci anni, lo sblocco del turn-over per il personale sanitario: significa che ormai è fatta?
Iorio di recente l’ha additata di aver fatto false promesse in campagna elettorale in proposito della sanità pubblica, in particolare per il ‘Cardarelli’, per poi proporre l’integrazione con la Cattolica. Un’idea appunto di Iorio, a sentir lui.
Ma se lei si è davvero ‘appropriato’ dell’idea di Iorio, perché oggi quel piano viene contestato proprio da Iorio e dal centrodestra?
“Primo: se mi fossi appropriato del piano di Iorio, probabilmente quel piano sarebbe stato approvato nel 2013, appena sono stato eletto e nominato commissario. Secondo: abbiamo dovuto lavorare tre anni per riacquistare credibilità e affidabilità come Regione, per riacquistare credibilità e affidabilità come struttura commissariale. Per fortuna è intervenuto un nuovo subcommissario che ha inteso il cambio di rotta che stavamo imprimendo e abbiamo reso sostenibile la proposta. In tutta sincerità, mi fa piacere che il consigliere Iorio condivida l’integrazione. Mi sembra talmente un segnale di buon senso che non credo si possa continuare a prevedere, in un mondo che si riorganizza, due ospedali a distanza di 500 metri. Vorrei però sapere perché Iorio accreditava la Fondazione, faccio un esempio, per Chirurgia, quando il Cardarelli a 200 metri aveva due Chirurgie, una generale e una toracica”.
Un’altra accusa che le viene mossa, sempre da Iorio, è quella di aver acceso un mutuo trentennale per 240milioni di euro sulle spalle dei molisani.
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