HomeNotizieCRONACAVacanze e concerti ‘fantasma’: sigilli a un’agenzia di viaggi

Vacanze e concerti ‘fantasma’: sigilli a un’agenzia di viaggi

CAMPOBASSO. Incassava dai clienti denaro per prenotare vacanze e biglietti per i concerti. Ma poi non erogava i servizi previsti. Una truffa in piena regola quella che avrebbe messo in atto la titolare di un’agenzia di viaggi di Campobasso. Per questo stamattina la Polizia di Stato ha eseguito un decreto di sequestro preventivo dell’attività commerciale del capoluogo.

L’attività di indagine per truffa è nata dalle numerose querele presentate da clienti dell’agenzia alla Divisione Anticrimine della Questura di Campobasso e dai successivi accertamenti di polizia giudiziaria.

Diverse persone, prima e durante la stagione estiva 2016, si erano rivolte all’agenzia viaggi in questione per prenotare pacchetti vacanze e viaggi in vista delle ferie che intendevano passare in Italia e all’estero con i propri familiari o avevano acquistato biglietti per concerti musicali di blasonati cantanti.

La titolare dell’agenzia, dopo aver fornito brochure informative e offerte di viaggi e soggiorni turistici, poneva in essere condotte ingannatorie consistite nel rilasciare riepiloghi delle prenotazioni, ricevute di pagamento, inducendo i clienti in errore circa la reale volontà di fornire i detti beni e servizi. I clienti pagavano somme di denaro a titolo di acconto e saldo sul prezzo pattuito, ignari del fatto che non avrebbero ottenuto la prestazione. La titolare dell’agenzia tratteneva, quindi del tutto indebitamente, quanto versato dalla clientela e con le più svariate scuse non forniva la prestazione. Poco prima della partenza per il viaggio, i clienti scoprivano l’imbroglio e, al momento del ritiro dei titoli di viaggio e dei voucher o dei biglietti dei concerti, si avvedevano che la loro vacanza (o la partecipazione agli eventi) era sfumata. Sono nate frequenti e continue discussioni all’interno dell’agenzia con intervento ripetuto della volante della Polizia di Stato a sedare gli animi. Essendo divenuta oramai una questione diffusa e reiterata, è arrivata la richiesta del Pm al Gip un provvedimento che interrompesse la reiterazione del reato e i conseguenti danni. Di qui l’emissione del provvedimento di sequestro preventivo ponendo i sigilli all’attività e notificando all’interessata il divieto di svolgimento di qualunque attività.

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