HomeNotizieCRONACAFondi post sisma, la Dr Motor: “Contributi solo per 2 milioni”

Fondi post sisma, la Dr Motor: “Contributi solo per 2 milioni”

MACCHIA D’ISERNIA. La Dr Motor Company sconfessa il ‘Corriere della Sera’ e Sergio Rizzo, su tutta la linea, sul tema dei finanziamenti pubblici ottenuti dalla Regione Molise. L’articolo in questione, dal titolo “Terremoto, ricostruire bene (non come in Molise)”, ha spinto l’azienda automotive di Macchia d’Isernia a chiarire con una nota ufficiale come “il Suv DR5 è tutt’oggi in produzione e la stessa non ha mai subito interruzioni sin dal 2007. Le somme percepite da Dr Motor Company Spa sulla base dell’articolo 15 ammontano complessivamente a 2 milioni di euro e non 5, a fronte di un investimento iniziale da parte della società di 45 milioni di euro. Tali fondi non sono stati sottratti alla ricostruzione post sisma ma assegnati in virtù di un bando pubblico finalizzato alla ripresa produttiva del Molise”.

Non solo: “Lo stabilimento produttivo – continua la Dr – attualmente in fase di ampliamento, non ha mai ospitato market cinesi. In fase di start-up i motori montati sul suv DR5 non erano cinesi, bensì made in Italy, prodotti dalla Fiat Powertrain. La DR Motor Company Spa è una società costituita nel 2006 ed attiva prevalentemente nel settore della produzione e della distribuzione di veicoli a marchio DR. La produzione del Suv DR5, cominciata il 15 novembre 2007, è stata preceduta da un’intensa e costosa attività – 45 milioni di euro – di ricerca e sviluppo, di sperimentazione, di testing, di analisi di mercato e da tutta una serie di attività che sono alla base di un progetto industriale di questo tipo. La società non ha certamente ‘sfilato’ risorse a chicchessia, avendo esclusivamente e legittimamente partecipato al bando previsto dal Programma pluriennale di interventi diretti a favorire la ripresa produttiva del Molise ex art. 15. Vieppiù, le somme percepite da DR Motor Company Spa a valere sul predetto progetto ammontano complessivamente a 2 milioni di euro e non 5.  In particolare, 1 milione di euro è stato erogato nell’ambito del ‘Programma di ricerca e sviluppo precompetitivo’, a fronte di un investimento complessivo sostenuto dalla società di 2 milioni e 250mila euro, mentre un ulteriore contributo di 1 milione di euro è stato erogato nell’ambito del ‘Programma di industrializzazione’, che ha previsto un investimento complessivo da parte della società di 4.687.012 euro. Anche grazie al contributo dell’art. 15, la DR Motor company ha quindi realizzato un impianto produttivo dalla capacità di 115 vetture al giorno; nel 2010 ha fatturato oltre 48 milioni di euro; in tre anni, dando impiego a circa 200 dipendenti, ha immatricolato ben 13mila autovetture, arrivando a guadagnare lo 0,25% del mercato italiano e divenendo una case history studiata e analizzata finanche in ambiti accademici”.

“Oggi – concludono dall’azienda – lo stabilimento industriale della DR continua a produrre automobili, sebbene con numeri ridotti per via della crisi del mercato automotive, mentre il market cinese, di cui scrive inopportunamente Rizzo nel suo articolo, occupa un capannone commerciale situato nelle vicinanze dell’area produttiva ma che nulla a che vedere con la DR Motor Compay spa”.

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