ISERNIA. Nuovo trasloco per i piccoli alunni dell’asilo San Giovanni Bosco. I bambini della materna, infatti, non inizieranno l’anno scolastico nella vecchia sede di corso Garibaldi, attualmente interessata da lavori di messa in sicurezza per 120mila euro e destinata con ogni probabilità ad altre funzioni.
Lo rende noto l’amministrazione comunale la quale, dopo il devastante terremoto che ha funestato l’Italia centrale sette giorni fa, ha deciso di prendere altre strade. Merito anche di un imprenditore isernino che, dopo il violento sisma, si è fatto avanti con un’offerta ritenuta conveniente sotto un duplice punto di vista: quello della sicurezza, in primis, ma anche quello economico, vincolando il Comune soltanto per un anno di contratto. Una soluzione, questa, a carattere provvisorio e urgente, vista l’intenzione dell’amministrazione di Giacomo d’Apollonio di allocare la scuola dell’infanzia della San Giovanni Bosco nella ‘scuola sicura’ di San Leucio – in grado di ospitare circa cinquecento alunni – la cui ultimazione è attesa nell’arco di circa un anno.
La struttura di corso Garibaldi, va ricordato, non è mai stata dichiarata inagibile, ma il trasferimento dei bambini dello scorso anno fu deciso a scopo precauzionale. L’edificio infatti, come spiegato nei giorni scorsi dal sindaco, “ha un grado di vulnerabilità che non è inferiore a quello degli altri istituti scolastici. Al momento sono in fase di ultimazione gli interventi sulle tamponature e per il miglioramento dei servizi igienici. E si stanno effettuando controlli sui solai. Naturalmente, ultimati i lavori valuteremo le relazioni tecniche e decideremo il da farsi”.
Ma 294 morti non possono essere presi a cuor leggero. Dunque, giustamente l’amministrazione – che aveva comunque pronto un ‘piano B’ – ha colto la palla al balzo quando è spuntata una nuova ‘offerta’ di un privato, rispetto alle cinque manifestazioni di interesse finalizzate alla nuova allocazione della scuola dell’infanzia pervenute al Comune lo scorso 30 aprile ed esaminate nel corso di questi mesi da un’apposita commissione.
Le stesse avrebbero vincolato l’ente a tempi lunghi – 5 o 10 anni, in alcuni casi – con un dispendio di risorse che l’amministrazione d’Apollonio ha preferito non impegnare, viste le ristrettezze. Nell’avviso era stata richiesta una sede in grado di ospitare i 170 bambini dell’asilo, provvista di almeno otto aule e con ulteriori spazi per servizi igienici, refettorio, spazi ludici e servizi per i docenti. Caratteristiche che la sesta offerta presenterebbe appieno, incontrando così le esigenze del Municipio.
Nell’arco di pochi giorni il contratto dovrebbe essere finalmente sottoscritto tra le parti. Solo allora l’amministrazione fornirà tutti i dettagli su chi sia l’imprenditore e dove andranno a stare gli alunni, con una probabile conferenza stampa del primo cittadino e dell’assessore all’Istruzione Sonia De Toma.
Intanto, martedì prossimo, 6 settembre, alle ore 16, si terrà il Consiglio comunale monotematico ad hoc, richiesto dalla opposizioni e avente a oggetto la “Disamina, discussione e valutazione delle iniziative intraprese in merito alla sicurezza degli edifici scolastici, con particolare riferimento alla sistemazione degli alunni della San Giovanni Bosco”.
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