ISERNIA. C’è anche un molisano dietro il bottino da record (ben 39 medaglie!) ottenuto dagli atleti italiani alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro che si sono concluse qualche giorno fa. Si tratta di Stefano Ciallella, originario di Roccamandolfi, un passato di alto livello nell’atletica leggera, nel mezzofondo in particolare, ora direttore tecnico dell’atletica leggera della sezione paralimpica delle Fiamme Azzurre, il gruppo sportivo della Polizia Penitenziaria, primo gruppo militare ad aderire al comitato paralimpico.
“Inutile dire che è stata una esperienza stupenda, indimenticabile, e non solo da un punto di vista sportivo. Per me, che partecipavo per la prima volta ad una manifestazione a cinque cerchi – dice Ciallella, rientrato in Molise non appena sbarcato a Fiumicino – si è trattato soprattutto di un momento formativo importante. Vivere per dieci giorni a stretto contatto con i tanti atleti delle varie nazioni mi ha permesso di conoscere metodi di allenamento innovativi con utilizzo di protesi e ausili, fondamentali per gli atleti disabili, all’avanguardia e diversi anche sulla base dei budget a disposizione. E poi c’è stata la grossa soddisfazione di vedere protagonisti molti degli atleti delle Fiamme Azzurre, come Alberto Simonelli e Elisabetta Mijno, rispettivamente argento e bronzo nel tiro con l’arco, Giancarlo Masini e Andrea Tarlao, entrambi bronzo nel ciclismo, oltre alle belle prestazioni di Matteo Betti nella scherma e Andrea Borgato nel tennistavolo”.
Particolare anche l’atmosfera vissuta a Casa Italia, la struttura in cui gli addetti ai lavori si ritrovano per seguire le gare e festeggiare insieme i successi (nella foto, Ciallella con, alla sua destra, Giusy Versace; alla sua sinistra, Arjola Dedaj; alle spalle, Elisa Bettini, guida della Arjola).
Infine, non può mancare un accenno all’argomento del giorno: il no del sindaco di Roma alle Olimpiadi e Paralimpiadi 2024.
“Senza assolutamente voler entrare in qualunque discorso politico, che non mi compete, ma affrontando la questione solo dal punto di vista del tecnico, ritengo – afferma Ciallella – che il no sia una enorme occasione persa sia per l’Italia, sia per i disabili. Infatti, come ha sottolineato proprio Pancalli, che è anche vicepresidente del Comitato promotore di Roma 2024, i giochi a cinque cerchi in Italia potrebbero servire per sensibilizzare l’opinione pubblica e aiutare i disabili con le infrastrutture. Speriamo in un ripensamento, perché a Rio tutti gli addetti ai lavori non italiani parlavano di Roma 2024 e davano per scontata l’assegnazione alla nostra capitale”.
Infine, una promessa per il Molise. “Spero di riuscire a portare quanto prima nella nostra regione gli atleti paralimpici per far conoscere da vicino quest’altro modo di vivere lo sport”.
Camillo Pizzi
Page: 1 2
Vista la mancanza di ricorsi è già stato effettuato il sorteggio per l’ordine di posizionamento…
Nella quarta puntata del talk politico di isNews Carmen Sepede intervista il candidato consigliere del…
Protagonista della competizione ospitata a Campobasso CAMPOBASSO. La massiccia e costante partecipazione degli atleti in…
Si è svolta la presentazione del libro di Domenico Vacca, già autore con l’Università degli…
Luglio e agosto in compagnia delle nostre operatrici: con possibilità di servizio mensa ISERNIA. La…
L'atleta ha superato in finale il molisano Mauro Piacente dell'Avis Campobasso, classificatosi al secondo posto…