HomeSenza categoriaTagli all'ospedale di Isernia: il sindaco chiede un Consiglio monotematico

Tagli all’ospedale di Isernia: il sindaco chiede un Consiglio monotematico

Giacomo d’Apollonio, preoccupato per il futuro del ‘Veneziale’, ha anche proposto di istituire un gruppo bipartisan a Palazzo San Francesco per seguire da vicino la vicenda


ISERNIA. Tagli alla sanità: quale futuro per l’ospedale di Isernia? Se lo chiedono da tempo i cittadini e ora anche il sindaco Giacomo d’Apollonio vuole vederci chiaro. Tanti, troppi i dubbi sui piani sanitari in via di attuazione e, per questo, nel corso della seduta del Consiglio comunale di ieri sera, il primo cittadino ho proposto la convocazione di una seduta monotematica per affrontare, tutti insieme, la questione.
“C’è in corso una discussione sulla sanità – ha esordito d’Apollonio – Mi preoccupo per il futuro del nostro ospedale, per il quale si parla da tempo di forte diminutio. Sono al vaglio i piani sanitari che stanno muovendo gli ultimi passi prima di arrivare alla conclusione. Non riusciamo ad avere notizie precise di quanto sta avvenendo, sul sito della Regione non se ne trova traccia. Se da una parte ci lusingano con l’aumento di posti letto, in realtà gli stessi sono dovuti alla soppressione di Ortopedia e Riabilitazione Venafro, che sono stati trasferiti a Isernia”. Per nulla rassicurante, dunque, lo scenario che si va delineando. “Le Unità operative complesse – ha sottolineato il sindaco – vengono quasi tutte ridotte a unità semplici, l’ospedale ritorna a 50 anni fa con situazioni molto precarie”.

Da qui l’idea del primo di cittadino di provare a fare chiarezza, per capire cosa effettivamente sta accadendo e cosa si può fare per salvaguardare il diritto alla salute e continuare a garantire la giusta assistenza ai malati. Per questo d’Apollonio ha proposto una seduta monotematica per analizzare i vari aspetti della questione, ma non solo. Per il primo cittadino sarebbe opportuno istituire un gruppo bipartisan di consiglieri per seguire da vicino la vicenda.
“Decidiamo insieme ai capigruppo – ha poi aggiunto – se aprire la la seduta ai sindacati, alle forze politiche e alle persone che vivono all’interno delle strutture sanitarie per prendere iniziative, anche con un documento forte”.
Appello subito accolto dall’assise, con il consigliere Giovancarmine Mancini che ha chiesto per domani la riunione dei capigruppo per decidere la data della seduta. Da convocare al più presto, prima dell’entrata in vigore definitiva dei piani sanitari.

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