Isernia/ L’Agenzia delle Entrate condannata a restituire diverse migliaia di euro ad alcuni dipendenti del ministero delle Finanze assistiti dall’avvocato Alfonso Tagliamonte
ISERNIA. E’ durata alcuni anni, ma alla fine ha avuto successo la ‘battaglia’ combattuta dall’avvocato Alfonso Tagliamonte di Agnone per conto di alcuni dipendenti del Ministero delle Finanze che, dopo ben tre gradi di giudizio tributario, si vedranno restituire dall’Agenzia delle Entrate diverse migliaia di euro trattenute impropriamente dall’erario. E la sentenza della Cassazione potrebbe fare ‘scuola’ in tutta Italia.
“Finalmente anche la Suprema Corte di Cassazione si è pronunciata sulla intassabilità delle somme erogate dal Fondo di Previdenza ai dipendenti del Ministero delle Finanze. Con la sentenza n. 19859/16 è stato rigettato l’appello proposto dall’Agenzia delle Entrate e confermate pienamente quelle precedentemente rese dalle Commissioni Tributarie Provinciale di Isernia e Regionale di Campobasso, che avevano dato sempre ragione al contribuente e condannato l’Agenzia a rimborsare le trattenute Irpef operate. Tanti ex-dipendenti – spiega l’avvocato Tagliamonte – hanno proposto ricorso e la quasi totalità dei casi è stato accolto dalle Commissioni di primo grado e di appello, ma avverso le sentenze l’Agenzia ha sempre proposto ricorso per Cassazione. Ora l’esito anche per gli altri contribuenti dovrebbe, il condizionale è d’obbligo, avere una buona aspettativa per quanto riguarda la loro posizione. La Cassazione ha quindi sentenziato che l’Irpef sulla liquidazione da parte del Fondo di Previdenza deve considerarsi non dovuta, in quanto la stessa non è formata da contribuzione a carico del datore di lavoro. Per quanto riguarda il valore dell’imposta da rimborsare da parte dell’Agenzia, questa ovviamente dipende dagli anni di servizio e ammonta, per chi oggi cessa dal servizio, a circa 13-14.000 euro”.