Categories: SPORT

Judo, Isernia abbraccia Fabio il ‘cannibale’: “Voglio vincere tutto”

Fabio Basile, oro olimpico di Rio De Janeiro, oggi sul tatami del Palazzetto dello sport su invito di Bernardo Centracchio. A fare gli onori di casa, il sindaco d’Apollonio e l’assessore Matticoli (GUARDA LA FOTOGALLERY)


di Pasquale Bartolomeo

ISERNIA. Ventidue anni e il ‘peso’ del fenomeno sulle spalle. Anzi, sul collo, dove quella medaglia d’oro, il 7 agosto scorso, lo ha ripagato di anni di sacrificio e allenamenti consacrandolo nell’Olimpo degli dei dello sport, insieme ad altri 199 italiani che hanno fatto la storia. Fabio Basile, oro olimpico nel Judo (categoria 66kg) a Rio 2016, 200esima medaglia della Nazionale nei Giochi, ha fatto tappa nel pomeriggio a Isernia.

Invitato dal maestro Bernardo Centracchio, pioniere del judo molisano, il campione di Settimo Torinese (pugliese di origini) è stato dapprima ricevuto presso il Comune di Isernia dal sindaco Giacomo d’Apollonio e dall’assessore allo Sport Antonella Matticoli, che gli hanno donato una targa ricordo della città recante l’effige della Fontana Fraterna, per poi fare tappa presso il palazzetto dello sport per una dimostrazione con i judoka di tutte le età della palestra Cst di Isernia (GUARDA LA FOTOGALLERY IN BASSO A CURA DI PINO MANOCCHIO).

“Siamo orgogliosi di avere qui Basile – ha detto Matticoli – la sua testimonianza di uno stile di vita corretto e sano è da esempio per tutta la cittadinanza e insegna che i valori dello sport sono principi da seguire anche nella vita”.

“Do il benvenuto a un ragazzo che a soli 21 anni ha fatto conoscere il nome dell’Italia in tutto il mondo – così il primo cittadino – La sua presenza consente anche alla nostra piccola città di farsi conoscere fuori dai confini regionali. A dimostrazione che il Molise esiste, eccome”.

L’atleta olimpico, visibilmente emozionato in abiti ‘civili’, cambia completamente pelle quando indossa il kimono e passa nel suo habitat naturale. Gli occhi del guerriero, il piglio del fuoriclasse che è già uomo, quando fa il suo ingresso nel palazzetto trova ad accoglierlo numerosi appassionati, sugli spalti, che lo applaudono tributandogli l’omaggio che si fa ai campioni. Di fronte a lui, un proiettore che trasmette le immagini della finale olimpica: quel momento magico che gli ha cambiato la vita, per sempre, e che li fa ancora luccicare gli occhi come se lo stesse rivivendo ancora oggi. A dargli il benvenuto sul tatami, l’atleta molisana più rappresentativa: la judoka isernina Maria Centracchio, plurimedagliata, che a causa di un infortunio non può ‘affrontare’ Basile, ma solo donargli un presente e posare con lui per l’immancabile foto ricordo.

“Sacrificio, tanto sacrificio, e tanti allenamenti. Nulla è impossibile nella vita – dice il fenomeno azzurro ai tanti piccoli judoka isernini che lo affiancano durante la dimostrazione – e quanto mi è successo ne è la dimostrazione. Da quel giorno, a Rio, la mia vita è cambiata completamente. Ogni cosa, a cominciare dalla popolarità. Spero che qualche bambino che oggi è qui con me, un domani, riesca a interpretare un sogno. Non per forza un’Olimpiade, un oro olimpico, ma anche un sogno che si impone fin da bambino. E’ questo che può far crescere l’Italia: avere un sogno. Ogni bambino deve avere un sogno nel cassetto, ma non deve lasciarlo lì”.

A quanti definiscono il judo uno sport minore, Fabio risponde con una battuta: “Forse è tale perché per molti potrebbe essere troppo complicato (ridendo, ndr). E’ un bellissimo sport che insegna tanti valori, a vivere, a diventare uomini. A me ha insegnato tante cose, dalle cadute a riprendersi subito. E’ veramente bello, spero che inizierà a essere in Italia, come negli altri Paesi, sempre più importante”.

Ma quali gli obiettivi per un atleta che ha già vinto l’oro alla sua prima Olimpiade? “Fra tre settimane ho un torneo importantissimo in Giappone – spiega Basile – dopodiché, cosa voglio vincere? Voglio vincere tutto quello che mi passa per le mani, ogni cosa che mi passa davanti, voglio sempre arrivare primo. Tutto quanto. Sarò molto egoista – conclude con lo sguardo di chi ha già ‘fame’ di altri successi – ma voglio vincere tutto quanto. Ai ragazzi che sono qui con me, oggi, lascio questo messaggio: sacrificate voi stessi. E credetemi: un giorno, vedrete, avrete una grandissima cosa dentro”. L’arma per vincere tutte le battaglie.

 

Pasquale

Recent Posts

Si allontana da casa e scompare: operaio molisano trovato morto in un campo

L'episodio avvenuto in provincia di Lecco: l'uomo, 50 anni e originario di Campobasso, risiedeva da…

1 ora ago

Festival del Corpus Domini, si parte. Via agli eventi aspettando la sfilata dei Misteri

Nel cartellone i due concerti di punta di Boombdabash e Subsonica, ma c’è anche Enzo…

6 ore ago

Ospedale Cardarelli, ludoteca intitolata al piccolo Alberto Spadacini: stamane la cerimonia

La commozione di mamma Anna che ha scoperto la targa. Il sottosegretario Niro: "Memoria e…

7 ore ago

Cultura della legalità, inaugurato il monumento all’Arma dei carabinieri

L’opera voluta dall’Amministrazione comunale di Larino e realizzata dall’artista Valeria Vitulli LARINO. Inaugurato a Larino,…

9 ore ago

Clementino e la sua band in concerto a Venafro il 17 giugno

Tappa in Molise per l’atteso nuovo tour del rapper VENAFRO. Farà tappa anche in Molise…

9 ore ago

Villa Flora, completati i lavori di riqualificazione della vasca

L’annuncio dell’assessore all’Ambiente Simone Cretella CAMPOBASSO. Terminati i lavori di riqualificazione della peschiera di Villa…

10 ore ago