Isernia, sfalcio dell’erba all’associazione sportiva. Di Baggio boccia la scelta

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L’ex assessore comunale di Isernia contesta l’affidamento dell’appalto per la manutenzione dello stadio: “I lavori vanno affidati a chi li fa per mestiere”


ISERNIA. Manutenzione del manto erboso affidata ad un’associazione sportiva. Una decisione, quella del Comune di Isernia, per nulla condivisa dall’ex assessore Roberto Di Baggio, che contesta in maniera forte tale scelta. Perché sono lavori che vanno affidati a chi li fa per mestiere. “Faccio una premessa importante – afferma – Sono appassionato di calcio, nutro grande rispetto per le società sportive, soprattutto quelle a livello locale, che tra mille difficoltà cercano di portare avanti una passione per contribuire alla cultura dello sport tra i ragazzi, spesso rimettendoci, oltre al tempo, anche il denaro personale. Nulla contro le associazioni sportive locali, nulla contro la squadra che porta i colori della mia città”.

Ma la contestazione è inevitabile. “Con determina dirigenziale n. 696 del 26 settembre 2016 il Comune di Isernia – spiega Di Baggio – ha indetto la gara per l’affidamento della manutenzione del manto erboso naturale dello stadio e dell’erba sintetica dell’antistadio, in contrada Le Piane, per il periodo dal 1 ottobre 2016 al 30 settembre 2017. Con determina dirigenziale n. 749 del 17 ottobre 2016, l’ente ha affidato i suddetti lavori, ripeto, di manutenzione e taglio erba a una associazione sportiva dilettantistica perché ha prodotto il preventivo più conveniente per l’ente”.

Una decisione bocciata sonoramente da Di Baggio, perché a suo avviso non si tratta di un compito che può essere affidato a una associazione sportiva, in quanto “non è mica un operatore economico”. Poi, occhio ai tempi: “Il Comune adotta una determina il 26 settembre per un bando pubblico per affidare un lavoro il cui contratto dovrebbe iniziare il 1° ottobre”, cioè soli 4 giorni dopo. “Quindi, in quei quattro lunghissimi giorni – continua il consigliere di ‘Isernia prima di tutto – l’associazione sarà stata costretta, suo malgrado, per poter partecipare alla gara, a cambiare lo statuto, a iscriversi alla Camera di commercio come impresa, a inserire nell’oggetto sociale il taglio dell’erba, il trasporto, lo smaltimento. Addirittura si sarà munita di tutte le autorizzazioni in materia, affrontando altri costi e incombenze. Il fatto è che io sono preoccupato, molto preoccupato. Mi chiedo, al posto del Durc (previsto dalla legge), l’associazione cosa produce? Il tesseramento Figc? E il direttore dei lavori – ironizza Di Baggio – sarà l’allenatore? Quando parliamo di categorie, mi chiedo, di che si parla? Non ci si riferisce alla categoria ‘os24’ prevista dalla disciplina degli appalti in materia di verde pubblico, ma alla categoria di appartenenza della squadra di calcio al torneo della Figc? A questo punto, per logica, la Juventus, in base alla sua categoria, si costruisce lo stadio, le associazioni di basket e pallavolo aggiustano il palazzetto, e così via. Credo che finalmente il Comune di Isernia, con questo colpo da maestri, abbia trovato la soluzione per la piscina comunale. Forza nuotatori, armatevi di tubi, viti, colla e cemento e cominciate a rimettere a posto la piscina”.

Il punto per l’ex assessore è che “le associazioni meritano maggior rispetto – sottolinea – Non si devono ridurre a tagliare l’erba per poter avere un sostegno economico dal Comune. Le associazioni devono ricevere contributi a prescindere, per la loro natura, non devono sperare di aggiudicarsi i lavori per il Comune. I lavori manuali li devono fare le ditte, quei pochi operatori economici che coraggiosamente ancora ci provano a sopravvivere in questa realtà dove il lavoro non c’è, che magari aspettano di poter partecipare a un bando pubblico per pagare gli operai. Ma è naturale che hanno dei costi maggiori di un’associazione e quindi non riescono a competere”.

Infine l’appello all’amministrazione. “Il Comune – conclude Di Baggio – trovi la strada, onesta e legittima, per erogare i giusti contributi economici alle associazioni sportive locali, perché lo meritano. Il taglio dell’erba, per favore, lasciamolo fare a chi ha titolo e fa questo per mestiere”.