Sotto la lente del comitato i lavori da realizzare al ‘Fermi’ e la situazione del ‘Manuppella’. Depositata intanto una richiesta di spiegazioni sul contenuto di relazioni e certificati consegnati dall’ente di via Berta


ISERNIA. Continua senza sosta la mobilitazione del comitato ‘Scuole sicure per Isernia’, da mesi ormai in prima linea per chiedere strutture adeguate e far fronte alle diverse criticità che si registrano negli edifici che ospitano gli studenti isernini. Sotto la lente dei genitori ci sono in questo momento soprattutto le problematiche che riguardano alcuni istituti superiori. E per questo hanno chiesto un nuovo incontro con i vertici della Provincia.

Non solo. “Dopo attenta analisi della documentazione pervenuta dalla Provincia – scrive la portavoce del comitato Sandra Marcucci – abbiamo depositato una richiesta di spiegazioni sul contenuto di relazioni e certificati, almeno su quelli che sono arrivati. Tra i documenti richiesti, infatti, mancano tutta una serie di certificazioni, che a nostro avviso sono obbligatorie e che sono peraltro evidenziate nella relazione che l’ingegnere Biello ha pubblicato il 29 novembre scorso, condivisa anche sul gruppo Facebook ‘Scuole sicure per Isernia’. Spero sia stata solo una svista da parte della Provincia, sarei la prima ad essere contenta se sapessi che in realtà queste certificazioni esistono e che addirittura sono state redatte nei tempi di legge. Come pure attendiamo che siano smentite a viva voce le risultanze della nostra controanalisi. Anche in questo caso sarei felice di scusarmi”.

La richiesta è stata indirizzata per opportuna conoscenza anche al prefetto di Isernia Guida “sperando – si legge ancora nel post – che continui a seguire le nostre vicende con l’interesse che ha già dimostrato. Abbiamo anche chiesto un nuovo confronto in Provincia, con i tecnici incaricati, con il Consigliere sig. Di Pilla e con il Presidente della Provincia Coia, la cui presenza è indispensabile, per ottenere chiarimenti in merito agli interventi programmati sull’Istituto Tecnico E. Fermi: abbattimento del terzo piano e adeguamento per soli 2 corpi su 8. In questo nuovo incontro vorremmo affrontare anche la situazione dell’Istituto Superiore G. Manuppella, che riteniamo sottovalutata, mancando importanti studi sulla struttura, nonché sulle restanti scuole superiori in merito a tutte le certificazioni legge e al rispetto degli spazi previsti per ciascuno studente. Ricordiamo che una parziale soluzione al sovraffollamento di alcuni edifici può derivare dal rientro del Liceo Classico nella sua sede storica. Rientro di cui, ad oggi, non si ha alcuna certezza.

Ci auguriamo – conclude Sandra Marcucci – che questo incontro avvenga al più presto e che si svolga nell’ottica di una serena condivisione, essendo argomento sentito da tutta la cittadinanza.