La rassegna in programma dal 20 al 23 giugno al Palazzo Gil di Campobasso. Oggi, in conferenza stampa, la presentazione


CAMPOBASSO. Sonika Poietika, costola musicale del festival Poietika prodotto dalla Fondazione Molise Cultura, con il sostegno dell’assessorato regionale alla Cultura, torna di scena per la sua sesta edizione a Campobasso dal 20 al 23 giugno negli spazi del Palazzo Gil.

La rassegna, dopo aver esplorato nelle ultime edizioni una ampia gamma di proposte artistiche provenienti dal vecchio e nuovo cantautorato italiano, torna ad affrontare il tema delle musiche di confine. Proprio nel tempo in cui i confini geografici presentano nuovamente scenari di ‘cupe vampe’ nella vecchia Europa e nel Medio Oriente, al centro della rassegna saranno diverse le espressioni artistiche selezionate, capaci di creare una ampia proposta sonora sintonizzata su storie, leggende e melodie che i popoli del Mediterraneo hanno sedimentato nelle proprie culture nel corso dei secoli, attraverso il peregrinare dell’umanità per le vie delle merci e degli Dei. Un messaggio sereno di apertura all’ascolto e al dialogo.

La presentazione oggi in una conferenza stampa al Palazzo Gil, della presidente della Fondazione Molise Cultura Antonella Presutti, con il componente del cda di FMC Enzo Luongo e il curatore artistico della rassegna Maurizio Oriunno.

Sarà il tributo su Antonio De Santis, considerato dal mondo accademico e dalla critica autentico pioniere dell’informatica musicale in Italia, ad inaugurare l’ottava edizione della rassegna, il prossimo 20 giugno. Nato a Campobasso nel 1936 e vissuto a Napoli fino alla sua scomparsa nel 2010, nella sua città natale si parlerà per la prima volta delle sue intuizioni geniali e della loro importanza mondiale nella musica elettronica. In sala saranno presenti i testimoni della sua vita e del suo genio, docenti del Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli e familiari.

A seguire la magia di ‘Persephone’, un progetto pubblicato da Materiali Sonori; nel gennaio 2024 è entrato nella World Music Charts Europe, la classifica mondiale dei migliori dischi di world music, piazzandosi subito al secondo posto. ‘Persephone’ si racconta con i suoni e le voci di Luigi Cinque e Stefano Saletti e il commento vocale di una delle più straordinarie e riconosciute voci della world music e del contemporaneo, la cantante mongola  Urna Chahar-Tugchi. Un concerto  che attraversa i mari e le steppe, che porta a viaggiare dalla Mitteleuropa al nostro Sud, all’Africa, agli echi del minimalismo occidentale all’Oriente.

Il 21 iugno spazio alla raffinata composizione di Blaine L. Reininger, co/fondatore dei Tuxedomoon, gruppo storico dell’avanguardia post punk statunitense. Lo scorso anno ha lanciato l’ultimo disco ‘Ocean Planet’, un sublime viaggio introspettivo con cui l’autore si misura, dando all’atmosfera dell’opera una connotazione intensa e particolarmente intima. Non mancheranno i celebri brani della band di San Francisco. Con lui sul palco il chitarrista Georgio Valentino, componente della band australiana Crime & City Solutions. Prima dello show, la sonorizzazione dal vivo del celebre film di Fritz Lang ‘Metropolis’, progetto del trio Maison de Lumière, composta da Rosanna Fanzo (nychelharp) e Giuseppe Di Iorio (loop and live electronics) e Angelo Licameli (live electronics).

Il 22 giugno giunge a Campobasso  Enzo Gragnaniello, storico autore partenopeo, vincitore di quattro premi Tenco, in tour con un nuovo album in uscita il 1 giugno, per un live unico, intimo ma allo stesso tempo dirompente, un viaggio nelle sonorità puramente mediterranee, impreziosito dalla presenza in scena di Piero Gallo con la sua inconfondibile mandolina, Erasmo Petringa al violoncello e basso e Marco Caligiuri alle percussioni. Prima dello show, negli spazi del Palazzo Gil la presentazione del libro di  Francesco Andrea Brunale, in uscita nell’aprile 2024, dal titolo “Crossover 99%’ (Bertoni Editore), dedicata al genere musicale che dagli anni ’80 in poi ha cambiato le connotazioni tradizionali del rock mondiale.

Domenica 23 giugno, infine ‘Il Decamerone’ di Boccaccio raccontato e cantato da David Riondino. Cantautore, divulgatore, poeta ed attore, Riondino reciterà anzi canterà la storia di Alatiel, filo conduttore delle digressioni che aprono alle altre novelle, figlia del Sultano di Babilonia, la donna più bella del mondo che naufragò in terra cristiana peregrinando per i principali porti del Mediterraneo. Sul palco Miro Cosottini (tromba e live electronics).