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La terra trema e fa paura: a Isernia riesplode la protesta del comitato ‘Scuole sicure’

Le mamme e i papà tornano a chiedere un incontro al sindaco e al presidente della Provincia. In mancanza di risposte sono pronti a rivolgersi ai media nazionali, Non si escludono le vie legali


ISERNIA. Le violente scosse sismiche che ieri hanno interessato le regioni del centro Italia hanno fatto riesplodere a Isernia il problema della sicurezza degli edifici scolastici. Per questo si è riunito nel pomeriggio il comitato Scuole Sicure per decidere ulteriori nuove iniziative da promuovere per far sentire la propria voce. Le mamme e i papà tornano a chiedere un incontro con il sindaco d’Apollonio e il presidente della Provincia Coia. E questa volta, in mancanza di risposte, sono pronti a rivolgersi ai media nazionali.

“Preliminarmente – si legge in una nota del comitato – è stata espressa totale solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma che dal 24 agosto scorso non lascia loro tregua, costringendole a subire ancora, come accaduto oggi, situazioni di forte stress in condizioni sempre più precarie. È stato anche stigmatizzato il grave atteggiamento di chiusura al doveroso dialogo fino ad oggi incomprensibilmente tenuto dal Presidente della Provincia, a fronte delle fondate preoccupazioni fatte presenti con la richiesta di incontro del 13 dicembre”.

Nel corso dell’incontro sono state presentate varie proposte. E alla fine si è deciso di chiedere al prefetto le risultanze delle relazioni sulle scuole di Isernia chieste da Guida al sindaco D’Apollonio e al presidente della Provincia Coia in occasione della loro convocazione in Prefettura del 19 dicembre scorso. “Sulla base di tali risultanze, o in mancanza di esse – annunciano i genitori – , verrà valutata l’opportunità di interessare i media nazionali al fine di richiamare tutta l’attenzione possibile sul tema della sicurezza delle scuole di Isernia. Verrà inoltre valutata, ove se ne i ravvisassero presupposti, la possibilità di ricorrere in tutte le sedi competenti, anche penali, perché siano tutelati i diritti degli studenti di Isernia di ogni ordine e grado, oltre che del personale che lavora nelle scuole. È stato infine ricordato che, in nome della prevenzione, occorre attuare ogni sforzo per sollecitare le Istituzioni affinché si attivino concretamente per tutelare, secondo le precise loro competenze e senza margini di incertezza, la popolazione più giovane che adempie all’obbligo scolastico sancito per legge”.

Deborah

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