Il responsabile del comitato ‘Pro Trignina’ annuncia azioni legali dopo la recente sentenza del tribunale pentro per ottenere risarcimenti in favore degli automobilisti multati
MACCHIA D’ISERNIA. E’ di pochi giorni fa la decisione del giudice di Isernia Vincenzo Di Giacomo di rigettare un appello che il Comune di Macchia d’Isernia ha fatto ad una sentenza di archiviazione emessa dal Giudice di Pace di primo grado contro un verbale emesso in seguito a controllo autovelox sulla SS 85 Venafrana.
Una decisione che, per il comitato ‘Pro Trignina’ chiude definitivamente un periodo lunghissimo che è iniziato circa 5 anni fa con l’installazione del rilevatore lungo la Statale.
“In collaborazione con il Csa-Fiadel, rappresentato da quel ‘guerriero sannita di Pietrabbondante’ di Feliciantonio Di Schiavi – afferma il presidente del comitato – iniziammo una campagna di denuncia con conferenze stampe, petizione popolare e forme di protesta le più diverse, anche un sit-in davanti alla Prefettura”.
Ma questo non basta. E per Turdò è necessario intraprendere nuove azioni in difesa degli automobilisti. “Nessuno – afferma – pensa di dover chiedere scusa agli automobilisti? Nessuno pensa che sia il caso di restituire i soldi agli automobilisti medesimi e ai tanti che si sono visti sottratti i punti dalla patente di guida? Io penso – conclude – che dobbiamo andare alla procura della Repubblica a chiedere che venga data e riconosciuta giustizia”.
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