HomeSenza categoriaIsernia, nasce il ‘think tank’ del sindaco d’Apollonio

Isernia, nasce il ‘think tank’ del sindaco d’Apollonio

Il primo cittadino detta le linee guida per rifondare la macchina organizzativa di Palazzo San Francesco e conferisce maggiori poteri all’Ufficio Politiche Pubbliche


ISERNIA. Più poteri all’Ufficio Politiche Pubbliche del dottor Sergio Fraraccio. Questa l’intenzione manifestata dal sindaco di Isernia, Giacomo d’Apollonio, attraverso una nota ufficiale – di cui isNews è entrata in possesso in esclusiva – indirizzata ad assessori, consiglieri e dirigenti comunali. In sostanza, il primo cittadino sembra essere intenzionato a mettere ordine al caos vigente a Palazzo San Francesco. E per questo ha deciso di ‘riformare’ il processo decisionale/amministrativo dell’ente. La volontà è quella di creare un serbatoio di idee, il cosiddetto ‘think tank’, come base di partenza di un procedimento rigido e puntuale, finalizzato all’eventuale approvazione di proposte e progetti per la città.

D’Apollonio ha, pertanto, redatto delle vere e proprie linee guida, dettate – a suo dire – da una profonda analisi della situazione dell’ente, da cui sarebbero emerse forti criticità che renderebbero “particolarmente vischioso lo svolgimento di tutte le attività, tanto di natura politica; quanto di natura gestionale, con conseguente nocumento agli interessi generali”. Il sindaco, che attraverso il suo sfogo nel corso dell’ultimo consiglio comunale aveva già lamentato la ‘farraginosità’ della macchina amministrativa, ha quindi deciso, assolvendo i dipendenti da ogni colpa, di mettere mano al problema stilando una roadmap.
“Ho svolto una carrellata delle risorse umane impiegate, – scrive il sindaco – convincendo¬mi che nella struttura organica comunale sono disponibili notevoli e diversificate profes¬sionalità, la cui produttività è compromessa da alcuni fattori detrattori, che bisogna comin¬ciare a bersagliare con azioni puntuali ed incisive. A ciò si aggiunge l’elevato livello culturale e professionale dei consiglieri comunali, capaci di fornire contributi molto qualificati. Pertanto, sotto il profilo delle risorse umane non rilevo particolari criticità”. Fatta la dovuta premessa, il nocciolo della questione diviene, dunque, il processo decisionale.

municipio ise“Ho svolto una riflessione sulle priorità di intervento, – prosegue la nota di d’Apollonio – seguendo empiricamente il principio paretiano della legge 80/20 (l’80% degli effetti deriva dal 20% delle cause). Tra le priorità emerse: una riguarda la costruzione dei processi decisionali; problematica che si intreccia con i processi valutativi e che, insieme, investono la corretta distribuzione dei ruoli ed il proficuo utilizzo delle competenze. Quindi, il numero e l’importanza dei temi toccati m’inducono a mettervi ordine con assoluta priorità”.

Ed ecco la scelta di intervenire, razionalizzando le procedure con l’imprescindibile ausilio dell’Ufficio Politiche Pubbliche. Da tutelare, attraverso tale ragionamento, – secondo quanto si legge nella nota – l’approccio multilaterale e multidisciplinare alle problematiche, la partecipazione e l’allineamento di programmi statali ed europei. Alla luce di ciò nasce una strategia, cui i destinatari della missiva sono invitati ad attenersi. “Tutti gli input (idee, proposte e richieste ‘puntuali) che incidano sulle politiche pubbli¬che, sulla pianificazione, sul bilancio e sulla programmazione dell’ente, – indica il sindaco – devono conflui¬re nel think tank (serbatoio di idee) dell’Ufficio Politiche pubbliche (UPP), che provvede ad acquisirli e sistematizzarli per dar luogo, ad adeguati processi decisionali; L’UPP attiva i processi istruttori istituzionali presso i Settori competenti, che provvedono ad informarne l’assessore di riferimento; il Sindaco, informata la Giunta, può attivare, quando lo ritenga (oltre i casi già normati), anche tramite gli Assessori: le Commissioni competenti, gli Enti terzi competenti e le Rappresentanze sociali in concertazione; l’UPP attiva, se del caso, anche i processi partecipativi in sede di OLPP (tavoli parteci¬pativi di approfondimento tecnico-politico, anche intersettoriali ed interistituzionali, al¬largati ai saperi esperti) e/o di LIPA (forme partecipative autoselettive, diversificate a seconda delle necessità); se del caso, le Commissioni competenti esaminano preliminarmente gli argomenti desti¬nati all’esame dell’OLPP, fruendo dei contributi istruttori degli Assessorati”.

Seguita tale procedura, si sviluppano le sessioni degli eventuali tavoli di concertazione interessati e, come da prassi, vengono redatte le deliberazioni destinate ad essere vagliate prima dalle commissioni e poi dalla giunta. Tuttavia, proprio il tema della concertazione farebbe acqua, in quanto – stando a recenti esternazioni dell’esponente di ComunitAttiva Giuseppe Iglieri – i citati tavoli partecipativi di approfondimento tecnico-politico (OLPP) non sarebbero stati mai istituiti presso il Comune. Forse che il sindaco intenda regolare anche tale aspetto? Questa sarebbe una strada. Ma all’orizzonte, nonostante la previsione del confronto tra parti, potrebbe prefigurarsi l’insorgere di un caso sull’accentramento di poteri in capo al responsabile dell’Ufficio Politiche Pubbliche. E i malumori sono dietro l’angolo.

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