Nuove denunce a seguito dei disordini avvenuti, nel capoluogo pentro, lo scorso 28 marzo tra richiedenti asilo per il controllo del mercato dello spaccio
ISERNIA. Altre sette persone sono state assicurate alla giustizia, a seguito della maxi rissa avvenuta in via Giovanni XXIII a Isernia, il 28 marzo, tra gli ospiti del centro d’accoglienza pentro ‘Hospitality’ e altri richiedenti asilo provenienti da diverse strutture della provincia, in particolare da San Pietro Avellana.
Si tratta di 5 nigeriani, un pakistano e un afghano, tra i 30 e 21 anni, incastrati dai filmati delle telecamere installate proprio nella zona teatro dei violenti scontri, durante i quali – lo si ricorda – è rimasto ferito un carabiniere. Questo il frutto delle indagini condotte dagli agenti della Digos di Isernia, che vogliono far piena luce – secondo quanto dichiarato dal procuratore Paolo Albano e dal questore Ruggiero Borzacchiello nel corso di una conferenza stampa – su una guerra tra bande, in atto proprio tra nigeriani e afghani, per la gestione dello spaccio di droga a Isernia. Indagine che ha già portato, la scorsa settimana, a cinque arresti.
I sette stranieri avrebbero tenuto un ruolo attivo nei disordini, dunque a loro carico è scattata la denuncia per rissa, resistenza e violenza a pubblico ufficiale.
