La crisi fa crollare l’economia, in Molise il Pil scende del 19,3%

Dal 2007 al 2015, secondo la rilevazione del Centro Studi ImpresaLavoro. Ma nel 2016 l’occupazione è ripartita, facendo segnare un più 3,75%

CAMPOBASSO. Il Molise è la regione italiana dove, dall’inizio della crisi economica ad oggi il Pil è sceso più di ogni altra, facendo segnare un meno 19,3%. Un dato tutt’altro che incoraggiante, quello che emerge dalla rilevazione condotta dal Centro Studi ImpresaLavoro, che ha preso in esame il periodo compreso tra il 2007, l’anno in cui è cominciata la crisi, al 2015 (anno di cui sono disponibili i dati più recenti). Un periodo che ha visto in difficoltà tutto il territorio italiano con una media nazionale di riduzione del Pil al 10,8%.

Il Molise però ha fatto peggio di tutti, tanto da figurare al primo posto della graduatoria che lo vede davanti a Umbria (-18,3%), Lazio (-17,7%) e Campania (-16%). Restano al di sotto del dato nazionale anche regioni del Nord come Friuli Venezia Giulia (-11,4%), Liguria (-11,6%), Piemonte (-12,3%) e Valle d’Aosta (-12,6%). Meno colpite, anche se sempre in territorio negativo, sono state invece Trentino Altro Adige (-3,2%), Basilicata (-4,5%), Abruzzo (-6,2%) e Lombardia (-7,9%) che fanno registrare performance sensibilmente migliori della media nazionale.

Quanto all’occupazione dal 2007 al 2015 il Molise ha perso 5.539 posti di lavoro, pari al 4,97% degli occupati. Fanno peggio Puglia (-80.425 occupati, -6,31%), Sardegna (-43.816, -7,23%), Sicilia (-129.443, -8,74%) e Calabria (-69.093, -11,67%). Non mancano comunque timidi segnali di ripresa dell’occupazione. Un confronto tra i dati 2015 e 2016 evidenzia come nell’ultimo anno il nostro Paese abbia complessivamente recuperato 293.088 posti di lavoro.

Le tre Regioni che hanno registrato le migliori performance in valori assoluti sono Lombardia (+71.878), Campania (+59.787) ed Emilia Romagna (48.823). In termini percentuali rispetto alla base occupazionale crescono invece più di tutti Campania (+3,79), Molise (+3,75%), Emilia Romagna (+2,55%), Puglia (+1,98%) e Basilicata (+1,95%). Il dato più negativo viene invece fatto registrare dall’Umbria, che nell’ultimo anno ha perso 5.414 posti di lavoro (-1,51%).