Isernia: tutti i numeri dei migranti

Sono 37, nella provincia pentra, le strutture con posti convenzionati che ospitano profughi e richiedenti asilo, presenti per 1.121 unità (166 solo nel capoluogo). Oggi alle 16.30 l’incontro con la cittadinanza, in Municipio, per discutere del tema in presenza di politici ed esperti

ISERNIA. Dovrebbero essere 2.5 per ogni 1.000 abitanti, come dettato dal Protocollo Anci con il governo dello scorso 10 agosto 2016. Invece, in provincia di Isernia  (86mila residenti, sulla carta) il numero dei migranti si attesta su percentuali decisamente più alte: 1.121 persone, ospitate in 37 centri di accoglienza temporanei, su un totale di 3.163 in tutta la Regione (478 dei quali ospitati negli Sprar presenti in Molise). Colpa dell’emergenza, che non sembra aver mai fine da due anni a questa parte. E che, con l’avvicinarsi dell’estate, fa temere nuove ondate di profughi costretti a viaggiare sulle carrette del mare nella speranza, spesso vana, di una vita migliore, una volta approdati sulle coste italiane.

La percentuale di distribuzione, rispetto a un totale di 175.853 immigrati presenti sull’intero territorio nazionale, in Molise risulta pari al 2 per cento. Ma dove sono alloggiati? Quanti ce ne sono per ogni struttura? Domande cui spesso è difficile fornire risposte precise.

IsNews è in grado di fornirvi, in esclusiva, i dati (frutto di un nostro lavoro di ricerca, ma non provenienti dagli uffici della Prefettura) ufficiali – aggiornati al 31 marzo – di tutti i centri temporanei esistenti in provincia di Isernia. Si tratta ovviamente di strutture private, sorte come funghi negli ultimi anni in quello che rappresenta il vero business del terzo millennio. I cui numeri sono in costante aggiornamento a causa dei nuovi arrive e delle partenze, che comportano cambiamenti di giorno in giorno. L’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Isernia, Pietro Paolo di Perna, nel novembre scorso, rispondendo a una specifica interrogazione della consigliera di CasaPound Francesca Bruno, fornì infatti una serie di cifre che si discostano leggermente da quelle in nostro possesso (leggi qui l’articolo): 176 migranti, dislocati in cinque strutture diverse (69 ospiti presso l’Hotel Sayonara, 62 nei pressi dell’auditorium, 30 a Le Piane, 10 in alcuni immobili del centro cittadini, 5 in varie strutture private).

Oggi, invece, come è possibile vedere nella tabella sottostante, nella sola città di Isernia i rifugiati sono pari a 166 (10 in meno rispetto ai dati di novembre forniti da Di Perna, che nel prossimo Consiglio dovrà rispondere a un’analoga interrogazione presentata da Raimondo Fabrizio di Forza Italia), pari tuttavia al 15 per cento del totale dei posti convenzionati. Questi numeri tuttavia potrebbero lievitare – da un lato – se il Comune di Isernia deciderà, entro il 5 maggio, di aderire alla rete Sprar come da invito del prefetto, Fernando Guida. Ma se così fosse, Palazzo San Francesco, d’altro canto, potrebbe opporsi ad altre forme di accoglienza non concertata con il sindaco: il protocollo Anci, infatti, stabilisce una clausola di salvaguardia per quei Comuni che dovessero aderire al Servizio di protezione richiedenti asilo e rifugiati. La gestione dell’accoglienza da parte degli enti locali, insomma, metterebbe un freno al proliferare dei privati. Almeno sulla carta, perché in caso di necessità impreviste e contingenti legate a nuovi arrivi, a parere di molti – su tutti i consiglieri comunali Giovancarmine Mancini e Raimondo Fabrizio, oltre al movimento CasaPound, dettisi apertamente contrari allo Sprar – il Protocollo non costituirebbe affatto una garanzia allo stop di nuovi smistamenti.

Ecco, intanto, tutti i numeri dei Cat di Isernia e Provincia:

 
Oggi alle 16.30, intanto, è previsto un incontro pubblico con la cittadinanza in Municipio, promosso dal sindaco Giacomo d’Apollonio, per discutere del problema. Sono stati invitati il prefetto di Isernia Fernando Guida, i consiglieri e gli assessori comunali, i sindaci e i funzionari dei Comuni aderenti ad iniziative di accoglienza e integrazione, i tutor del servizio centrale Sprar, il referente Anci Molise, il referente dell’Ambito territoriale sociale, il responsabile dei servizi demografici comunali, gli esperti in materia (associazioni, cooperative) e la stampa.

Tale incontro tecnico-informativo precede di due giorni un Consiglio monotematico, previsto giovedì 20 aprile, sul tema dell’emergenza migranti. Un’assise che, data la delicatezza dell’argomento, si prevede tra le più infuocate di sempre.