Migranti a Isernia, il Comune dice no al prefetto: lo Sprar verso la bocciatura

Consiglio al completo foto ok

La maggioranza, in Consiglio comunale, orientata con compattezza a respingere la gestione pubblica dell’accoglienza. Con il rischio, tuttavia, di spianare la strada ai privati e far proliferare altri centri di ‘ospitalità’ nel capoluogo


ISERNIA. Colpo di scena al Comune di Isernia. Durante la seduta del Consiglio comunale, tuttora in corso a Palazzo San Francesco, la maggioranza di centrodestra, compatta più che mai, a dispetto delle previsioni, annuncia il proprio ‘no’ allo Sprar.

I consiglieri tutti non ci stanno ad essere tacciati di razzismo. Anzi, si sono detti favorevoli all’accoglienza. Tuttavia, ‘appigliandosi’ alla carenza di risorse e alla penuria di lavoro in città, rigettano in blocco l’ipotesi di aderire  al Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati.

Una decisione per certi versi sorprendente, in quanto ‘boccia’ appieno la linea portata avanti dal prefetto Fernando Guida, cui – in qualità di rappresentante del governo – l’assise civica invia un segnale forte e chiaro: sì all’accoglienza, ma non sic et simpliciter.

La scelta, tuttavia, potrebbe rivelarsi un autentico boomerang, aprendo la strada al proliferare di centri d’accoglienza temporanea – i cosiddetti Cat – gestiti da privati. Nulla vieterà a quest’ultimi di partecipare ai bandi di prossima pubblicazione della prefettura, con conseguenti nuovi arrivi di profughi in città, i cui numeri sono al momento ‘incalcolabili’.

La linea della maggioranza, insomma, sposa quanto sostenuto da mesi a questa parte dal movimento di estrema destra CasaPound, rappresentato in assise dalla consigliera Francesca Bruno: no allo Sprar per una serie di perplessità legate al modello di gestione e alla compartecipazione del Comune nell’erogare i fondi necessari al progetto. Con l’auspicio di un maggiore controllo del fenomeno migratorio sul territorio, che comporti l’obbligo, ora più che mai, del rigoroso rispetto delle norme da parte di chi gestisce le strutture presenti sul territorio.