Legge elettorale, si fa sul serio: a Isernia la seduta del Consiglio regionale

Sarà ospitata nella sede della Provincia la prossima riunione dell’assise per discutere della proposta di modifica che prevede una maggiore rappresentanza del territorio pentro

ISERNIA. Una nuova legge elettorale per il Molise che dia una maggiore rappresentanza alla provincia di Isernia. Si comincia a lavorare sul serio alla modifica che, si spera, possa essere attuata prima del ritorno alle urne per le Regionali.

Dopo le proposte, ora è dunque necessario passare ai fatti. Lo ha assicurato il governatore Paolo Di Laura Frattura che, nel corso dell’incontro all’hotel Dora di Pozzilli con sindaci, amministratori e imprenditori, ha garantito massimo impegno al riguardo. Non solo. Sarebbe infatti il capoluogo pentro ad ospitare la seduta del Consiglio regionale indetta per discutere la modifica dell’attuale sistema di voto. Una promessa che il presidente dell’ente di via Berta, Lorenzo Coia, sarebbe riuscito a ‘strappare’ al governatore.

I lavori dovrebbero tenersi nella sala consiliare della Provincia, risolti eventuali problemi di carattere logistico e burocratico. Una scelta che, testimonierebbe vicinanza al territorio pentro da parte dei politici regionali. Ma anche e soprattutto la volontà concreta di rivedere una legge che, così come in vigore oggi, penalizza di fatto l’area isernina.

La proposta di modifica prevede dei punti fermi che, di fatto, consentirebbero al territorio pentro l’elezione di sei consiglieri. Al vaglio dell’assise anche l’eliminazione del listino, il premio di maggioranza e l’abolizione del voto disgiunto. Ma la scelta di tenere l’assemblea su un tema così delicato proprio a Isernia potrebbe servire anche a mettere pressione sui consiglieri regionali restii a dover rinunciare all’attuale sistema che, finora, col perverso meccanismo dei resti, ha visto Campobasso fagocitare la grandissima parte dei seggi disponibili. E’ facile prevedere che, per l’occasione, comitati e associazioni saranno presenti a ranghi serrati, nella sala che solitamente ospita il Consiglio provinciale, per assistere ai lavori. Se davvero Isernia dovesse restare con due soli rappresentanti, sarebbe quella la sede più ‘scomoda’ per dover rendere conto alla città del proprio operato.