HomeSenza categoriaIsernia, l’associazione Creare futuro lancia l’allarme: “Ammortizzatori sociali in scadenza”

Isernia, l’associazione Creare futuro lancia l’allarme: “Ammortizzatori sociali in scadenza”

Il movimento, che ha tra i suoi fondatori l’ex assessore alla Provincia Antonio Tedeschi, al debutto nel pomeriggio di ieri si è concentrato sul tema del lavoro, in particolare il tessile, per cercare nuove soluzioni. Grande partecipazione all’assemblea costituente. Presenti volti noti della politica locale


ISERNIA. A battesimo, nel pomeriggio di ieri presso l’auditorium della Provincia di Isernia, l’associazione ‘Creare futuro’, che ha tra i suoi fondatori l’ex assessore di palazzo Berta Antonio Tedeschi. Tantissimi i partecipanti all’assemblea costituente del movimento, che si pone tra i suoi principali obiettivi il rilancio del territorio a partire dal tema del lavoro, oltre le ideologie politico/partitiche. Eppure, tra i presenti nella sala gremita, c’erano numerosi amministratori ed ex, con radici nella politica attiva. Nel direttivo provvisorio, tra gli altri: gli avvocati Francesco Del Basso e Franco Mastronardi, Domenico Marucci, Paolo Passarelli, Giancarlo Di Nunzio. Tra gli uditori anche Mimmo Izzi. Nell’occasione l’assemblea è stata chiamata a ratificare lo statuto dell’associazione e successivamente il direttivo. Al centro dell’incontro la volontà di gettare le basi per un radicamento di questo nuovo soggetto politico sul territorio, anche in prospettiva delle prossime regionali. Tuttavia, ancora senza una collocazione ben precisa. Lo scopo al momento è fare, progettare: è quanto si evince dalle parole di Antonio Tedeschi. “L’associazione ‘Creare futuro’ – spiega – è assolutamente apartitica. Si pone al di là delle ideologie di ognuno di noi. Siamo un gruppo di amici che condivide un senso di responsabilità verso la collettività; che vede cosa non va sul territorio e intende lavorare insieme per tentare di risolvere i problemi. Adesso non stiamo pensando a posizionarci per le prossime elezioni. A tempo debito però decideremo cosa fare: importanti, in tal senso, saranno i progetti. Vogliamo fare qualcosa di significativo – ha aggiunto -, in particolare sul tema del lavoro. Tra noi ci sono amministratori, ex-amministratori, professionisti, lavoratori, disoccupati. L’associazione rappresenta tutte le classi sociali e insieme proveremo ad affrontare tutte le criticità della provincia di Isernia, ma non solo. Abbiamo, infatti, richieste di adesione anche dalla provincia di Campobasso: da Termoli a Bojano”.

crearefuturo2A fornire un primo focus sul lavoro è stato, poi, Giancarlo Di Nunzio, funzionario Inps con discreta esperienza politica alle spalle. Quest’ultimo ha evidenziato l’emorragia di posti di lavoro determinatasi particolarmente con l’ultima crisi industriale, ponendo l’attenzione sulla necessità di programmare politiche attive per il lavoro, andando oltre il mero assistenzialismo. Ha lanciato, inoltre, un allerta in riferimento agli ex Ittierre: per la gran parte di loro stanno giungendo a termine gli ammortizzatori sociali. “In queste condizioni non c’è futuro – ha affermato perentorio – L’ultima crisi ha espulso circa 1.500 lavoratori che ora, visto che la coperta è corta, litigano tra loro per i sussidi e per loro non ci sono progetti. Ebbene, questa associazione mira ad elaborare delle soluzioni. Tra le proposte importanti che io avanzerei – continua Di Nunzio – una riguarda proprio questi lavoratori espulsi dai processi produttivi.  Regione, enti, istituzioni devono istituire un tavolo d’emergenza e lavorare affinché le persone restino sul territorio. Devono avviare iniziative di politica attiva del lavoro, rilanciando attività socialmente utili, di pubblica utilità, formazione, corsi di riconversione per mille dei 1.500 lavoratori che stanno uscendo dagli ammortizzatori sociali. Gli ex Ittierre, nel 2017, usciranno quasi tutti dagli ammortizzatori. L’obiettivo dell’azione politica non deve essere il sostegno in sé, – ha concluso – ma la dignità del lavoro, una riconversione. Non la deroga che in questi anni ha assistito i lavoratori senza fornire loro una prospettiva. L’associazione ‘Creare futuro’ vuole passare dalle proposte di assistenza a proposte di promozione di nuove attività”. 

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