Denunciato anche il fratello dell’uomo che, in più occasioni, ha aggredito verbalmente la cognata. I due sono stati incastrati dalla Squadra Mobile grazie al coraggio della vittima
ISERNIA. Ha trasformato in un incubo la vita della moglie, facendola precipitare in un inferno fatto di liti continue, minacce e aggressioni sia fisiche che verbali. Una storia andata avanti per tanto, troppo tempo: fino a quando a scrivere la parola fine ci hanno pensato gli agenti della Squadra Mobile che hanno denunciato l’isernino per maltrattamenti e minacce. Gli stessi reati sono stati contestati anche al fratello dell’uomo. Dalle indagini è infatti emerso che in più occasioni ha minacciato la cognata. La vittima, stanca di una situazione ormai divenuta insostenibile, ha trovato il coraggio per chiedere aiuto. Lo ha fatto rivolgendosi alla polizia che, eseguite le indagini del caso, ha denunciato i due fratelli.
Continuano intanto i controlli per prevenire e contrastare qualsiasi tipo di reato in città. Su proposta del questore Borzacchiello, il Tribunale ha applicato ad un pregiudicato residente ad Isernia la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per un anno. L’uomo che ha a carico parecchi precedenti in materia di stupefacenti e reati contro il patrimonio, più volte è stato controllato dalle Forze di Polizia in compagnia di persone con pregiudizi di polizia e dedito ad una condotta di vita di dubbia moralità e sistematica insofferenza per le regole di civile convivenza. Risulta, inoltre già destinatario del provvedimento nell’anno 2013. Ora dovrà fissare la propria dimora, comunicandola all’Autorità di pubblica sicurezza, vivere onestamente, non allontanarsi dalla propria abitazione senza preventivo avviso, non associarsi abitualmente ad altre persone condannate o sottoposte a misure di prevenzione, non rincasare più tardi delle ore 22 e non uscire la mattina prima delle 7, non detenere e portare armi e non prendere parte a pubbliche riunioni.
Inoltre a seguito di attività amministrativa della Divisione Anticrimine della Questura il questore ha comminato tre fogli di via obbligatori con divieto di ritorno per tre anni ad Agnone nei confronti di tre 30enni campani con a carico pregiudizi di polizia per reati contro il patrimonio, contro la pubblica amministrazione ed in materia di stupefacenti.
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