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Enti, aziende e città: il restyling del logo interessa tutti

Simbolo e punto di riferimento, consente alle imprese e non solo di essere riconosciute


Il logo è a tutti gli effetti un simbolo, ma soprattutto è il primo punto di riferimento per consentire a un’impresa “di essere riconosciuta nella propria città o nel proprio settore di business“, come si legge anche sul portale gsite.ch, che dedica un interessante approfondimento legato soprattutto al restyling del logo aziendale. Questo concetto sembra essere sempre più diffuso nel mondo di oggi, dove la comunicazione passa innanzitutto dal Web e dunque c’è bisogno di essere al passo con i tempi.

Tutti a caccia del nuovo logo. E non è un caso, allora, che soltanto nelle ultime settimane siano arrivate notizie di una serie di importanti trasformazioni di loghi e marchi di imprese attive in vari rami del business, dallo sport alla salute, e che anche una città come Bari abbia deciso di realizzare un simbolo per presentarsi al mondo.

L’esempio di Bari. Partiamo proprio dal capoluogo pugliese, che ha deciso di dare una rinfrescata alla propria strategia comunicativa iniziando proprio da un nuovo logo, che riporta le lettere del nome ripensate per offrire un sistema di identità della città. E così, la B è completata con gli elementi architettonici della basilica di San Nicola, accanto alla A si intravede la forma del lungomare, nella R ci sono le forme tipiche della mezzaluna di panzerotti e focaccia, e infine la I richiama il maxi pilone del nuovo ponte Adriatico. Il tutto accompagnato dal payoff ‘never ends’, ovvero non finisce mai.

Una città, tante identità. Come dichiarato dal sindaco barese Antonio Decaro in occasione della conferenza stampa, questo nuovo logo racconta l’identità della città pugliese, composta da tante identità: “Bari è una storia senza fine”, sintetizza il primo cittadino. Il rinnovato brand sarà anche declinato in vari gadget, come ipotizzato dalla società di comunicazione che ne ha curato la realizzazione, e già si ipotizzano tazze, magliette e campanelli per bici che riportano la originale scritta ‘Bari’.

La scelta di Federfarma. Più tradizionale invece la scelta di Federfarma, che ha modificato il marchio del network delle farmacie italiane: dalla tradizionale croce verde, infatti, a breve si passa a una nuova composizione, in cui si intrecciano due lettere F inclinate che “creano” il disegno di un mortaio, storico e iconico attrezzo dei farmacisti.

Arriva l’HuffPost. Anche nel campo dell’informazione è importante sapersi presentare bene: ne sa qualcosa l’Huffington Post, ormai storico quotidiano online americano, che ha rivoluzionato completamente il proprio brand a partire dal nome. Ora, infatti, la piattaforma si chiama semplicemente HuffPost, e il nuovo marchio ufficiale viene accompagnato anche da un refresh alla grafica del sito e al logo, per la prima volta dopo 12 anni. Inizialmente queste novità interessano solo la versione originale americana, ma entro la fine dell’anno saranno estese a tutte le edizioni internazionali, Italia compresa.

Anche nell’Nba si cambia. A proposito di America, concludiamo questa panoramica con una notizia che arriva proprio dagli States e per la precisione dal campionato di basket professionistico: una delle squadre della Nba, infatti, ha deciso di dare una rinfrescata alla propria immagine cambiando lo storico logo. Si tratta dei Minnesota Timberwolves, che cambiano ancora una volta pelle pur non abbandonando la mascotte Crunch the Wolf, che continua a campeggiare nell’immagine.

Il nuovo logo dei Minnesota Timberwolves. Addio dunque alla visione troppo ‘fumettistica’ delle montagne del Minnesota e agli occhi di Crunch, ritenuti troppo aggressivi, e spazio invece a un lupo ululante e alla stella del Nord, che può essere considerata un po’ la ‘meta’ della squadra, che quest’anno ha chiuso il campionato con un record negativo (31 partite vinte, 51 perse) nonostante la presenza di giovani di talento. Il futuro per i T’wolves potrebbe essere luminoso, grazie anche ai nuovi colori scelti per le divise e gli stemmi della squadra: i successi passano anche dalla comunicazione e dall’impatto che si offre a spettatori e avversari.

Anna Capuano

Deborah

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