Tartufo risorsa da valorizzare: pronta la proposta di legge ‘targata’ Cotugno

Il capogruppo di ‘Rialzati Molise’ ha presentato a Isernia l’iniziativa che ha l’obiettivo di adottare una normativa che prevede tra l’altro l’istituzione di una marchio d’identità

ISERNIA. Il tartufo rappresenta una risorsa per l’economia e per il turismo del Molise. Ma va valorizzato nel modo giusto, attraverso una legge più organica e dettagliata in materia di raccolta, ma anche di coltivazione e commercio, abrogando la oramai vecchia normativa, che risale al 2005. Nasce da questa esigenza la proposta di legge regionale formulata dal capogruppo di ‘Rialzati Molise’ Vincenzo Cotugno che questa mattina, presso la sede della Provincia di Isernia, ha presentato la sua iniziativa. Presenti all’incontro con la stampa anche il vertice dell’ente di via Berta Lorenzo Coia, il sindaco di San Pietro Avellana Francesco Lombardi (vicepresidente dell’associazione nazionale ‘Città del Tartufo’ e l’ex comandante provinciale del Corpo Forestale dello Stato Luciano Sammarone. Tutti d’accordo sul fatto che il tartufo rappresenta una delle risorse più importanti per lo sviluppo dell’indotto turistico ed enogastronomico che la regione possiede.

“La certificazione di un prodotto di filiera molisano – ha spiegato Cotugno –, che si renda tracciabile e quantitativamente confutabile, potrà permettere maggiori azioni di promozione regionale ed extraregionale, come fiere e mercati di settore”. Fondamentale perciò la riconoscibilità e per questo la proposta di legge prevede l’istituzione, ad opera della Giunta regionale, di un marchio d’identità del tartufo raccolto in Molise, in condivisione con gli enti regionali che fanno parte dell’associazione ‘Città del tartufo’.

Diverse le norme contenute nell’iniziativa che sono state illustrate in conferenza stampa. “La proposta – ha detto ancora Cotugno – istituisce tra l’altro le tartufaie sia controllate che coltivate, prevedendo, altresì, un’apposita disciplina circa il diritto di proprietà dei tartufi prodotti. Il Molise rappresenta, in termini proporzionali rispetto alla popolazione residente, la regione italiana con il maggior numero di raccoglitori (ben 4601 tartufai corrispondenti all’1.4% della popolazione residente). E, a tale numero va aggiunto l’indotto”.

La proposta fornisce anche una disciplina minuziosa in relazione alle tipologie di tartufi freschi che è possibile raccogliere. E istituisce il Calendario Unico Regionale, con periodi e orari precisi nei quali è possibile raccogliere ogni singola specie. “Ai fini di tutela del territorio e del prodotto – ha aggiunto il capogruppo di ‘Rialzati Molise’ è previsto un periodo di divieto assoluto di raccolta, così come vietata è la raccolta nelle ore notturne”. Non solo. “Dettagliata la disciplina – ha infine sottolineato Cotugno – sia per lavorazione e commercializzazione dei tartufi freschi, che per confezionamento, vendita e classificazione dei tartufi conservati. Inoltre, il sistema delle sanzioni è stato riformato ed adeguato alle esigenze di maggiore tutela dei soggetti che operano nel rispetto della legge. Il raccolto che sarà sequestrato, poiché in contrasto con la presente legge, verrà consegnato gratuitamente ad associazioni onlus”.

Una proposta condivisa dal sindaco Lombardi, che ha evidenziato quanto sia importante anche per la riqualificazione del territorio e per il rilancio dell’economia e del turismo in regione. Dello stesso avviso il presidente della Provincia Coia. “La nostra – ha detto – è una terra a vocazione turistica e valorizzare tutto ciò che è legato al turismo ci fa compiere passi in avanti”. Il vertice dell’ente di via Berta ha anche lanciato il suo appello per l’accelerazione dell’iter sulla nuova legge elettorale. E Cotugno ha ribadito il suo impegno e quello del Consiglio regionale.