Aumento della Tari: a Isernia riesplode la protesta

La polemica corre sul web e i cittadini pensano a una forma di ‘disobbedienza civile’. Un’idea è pagare la tassa, tutti insieme, l’ultimo giorno utile

ISERNIA. L’aumento, dovuto ad errori legati ai conteggi degli anni passati, era stato ampiamente annunciato dall’amministrazione comunale. Ma l’idea di dover sostenere costi più elevati per la tassa sui rifiuti non piace proprio agli isernini. In città è dunque di nuovo protesta in questi giorni, causata dall’arrivo degli avvisi di pagamento per la prima rata, e le polemiche corrono sul web. A innescare il dibattito, nelle ultime ore, è un post sulla pagina Facebook di ‘Obiettivo Isernia’, dove ci si chiede il perché di tale aumento visto che, tutto sommato, la differenziata sta ormai prendendo piede su tutto il territorio.

Per questo i cittadini chiamano in causa il Comune e si organizzano per far sentire la loro voce. Diverse le proposte per manifestare il dissenso. Tra queste c’è l’idea di dare vita a una sorta di ‘disobbedienza civile’. Qualcuno ha infatti proposto di non pagare la Tari a rate, ma tutta in un’unica soluzione, l’ultimo giorno utile, in modo dal lasciare le casse dell’ente vuote il più a lungo possibile.. Un segnale insomma, per far capire agli inquilini di palazzo San Francesco che la comunità è stanca e che avrebbe bisogno di maggiore attenzione. Naturalmente consapevole dei problemi legati all’aumento della tassa, l’amministrazione guidata dal sindaco Giacomo d’Apollonio aveva già chiarito in Consiglio comunale le motivazioni all’origine dell’aumento della tariffa (leggi qui l’articolo) e, con ogni probabilità già nelle prossime ore, fornirà ulteriori precisazioni in merito alla situazione che, suo malgrado, si è determinata.