Area di crisi, Veneziale: bandi in arrivo, ecco le prossime tappe

L’assessore allo Sviluppo economico illustra i dettagli del processo e scommette forte sulla qualità degli investimenti in arrivo, che consentiranno “ricadute occupazionali confrontabili con i livelli pre-crisi”

CAMPOBASSO. La procedura è lunga e complicata, ma lui tiene duro e ci crede fino in fondo. Carlo Veneziale, assessore regionale allo Sviluppo economico, scommette forte sull’Area di crisi e sulla qualità degli investimenti in arrivo in Molise. E rispedisce al mittente, punto per punto, le accuse di ritardi nella tempistica e di scarsità di fondi da parte del governo centrale.

Dopo la firma da parte della Regione dell’Accordo di programma, finalizzato alla salvaguardia e al consolidamento delle imprese dell’area di crisi industriale complessa e delle aree di localizzazione delle aziende dell’indotto; all’attrazione di nuove iniziative imprenditoriali e al reimpiego dei lavoratori espulsi dal mercato del lavoro, la palla passa ai Ministeri affiancanti.

L’ACCORDO DI PROGRAMMA AI MINISTERI. Quali, allora, le tappe successive per uno snodo cruciale per l’economia del Molise? L’assessore entra nel dettaglio: “L’accordo di programma – spiega – è alla firma dei ministeri affiancanti ed essendo una procedura di carattere digitale riteniamo che i tempi saranno brevi. Subito dopo la firma dell’ultimo tra i Ministeri che dovranno sottoscrivere l’accordo, Invitalia pubblicherà sul proprio sito i bandi veri e propri, in quanto ha assunto con noi l’impegno di essere celere nella pubblicazione. Con l’avvio della procedura della pubblicazione dei bandi, tutto il mondo imprenditoriale avrà l’occasione per conoscerne i contenuti, per verificare quanto questi bandi siano coerenti con le proprie necessità di investimento e per predisporre la documentazione necessaria alla preparazione delle domande”.

I TEMPI DEI BANDI. Veneziale si sofferma anche sulla tempistica degli avvisi. I bandi saranno pubblicati per un periodo di sessanta giorni durante il quale non sarà possibile presentare domande, in quanto periodo destinato all’analisi, allo studio e agli approfondimenti. Al termine dei 60 giorni inizierà la vera procedura di candidatura delle domande di investimento, che durerà 30 giorni. Trascorsi i quali, si inizierà con il vaglio delle domande e con la successiva determinazione della graduatoria di merito.

LA PREMIALITÀ PER LA RIOCCUPAZIONE DEI LAVORATORI. “La somma dei tempi che ho indicato – aggiunge Veneziale – dovrebbe essere all’incirca di 90 giorni, quindi partendo dall’ultima settimana di maggio dovremmo arrivare alla fine dell’anno per la pubblicazione della graduatoria”. Poi il passaggio sui presunti rallentamenti nella procedura, sul quale è netto: “Più presto di così, non si poteva fare. Rispetto ai tempi di attuazione abbiamo rispettato assolutamente gli standard temporali previsti per questo tipo di procedura. C’è stato solo un piccolo rallentamento di 15-20 giorni del quale ci assumiamo tutta la responsabilità: si tratta – chiarisce l’assessore – del tempo che ci è servito per illustrare a Ministero e a Invitalia il criterio di premialità che abbiamo introdotto, diverso da quello previsto dalle altre Aree di crisi. Naturalmente, utilizzando un criterio mai usato prima, è stato necessario impiegare una quindicina di giorni. Questo è l’unico ritardo a noi ascrivibile, ma parlare di ritardo è forse anche sbagliato perché con la predisposizione e la spiegazione al Ministero di questo criterio abbiamo introdotto un meccanismo di premialità tutto basato sulla rioccupazione dei lavoratori. Le altre aree di crisi prevedono meccanismi legati ai settori di intervento. Noi abbiamo chiesto e ottenuto di abbandonare questo criterio e abbiamo stabilito che la graduatoria, per coloro che saranno ammessi al contributo, sia stilata in funzione dell’obbligo occupazionale che le aziende che vorranno investire nel nostro territorio assumeranno e ovviamente porranno in essere”.