Ittierre, giochi riaperti: Oti verso una nuova vita

Il liquidatore civile della Spa Lucio Di Gaetano, in conferenza stampa, ha annunciato possibili sviluppi per le Officine tessili italiane. Intanto la vendita dei capi del magazzino comporterà introiti per circa 3 milioni di euro destinati ai 650 dipendenti  


PETTORANELLO DEL MOLISE. Ossigeno per gli ex dipendenti Ittierre e per le loro famiglie: è stata sbloccata la vendita dei capi giacenti nel magazzino merci dell’azienda in concordato preventivo, cosicché potranno essere introitate le somme utili a procedere, entro un paio di settimane al massimo, al pagamento delle spettanze arretrate dei lavoratori, per una quota del 70/80 per cento. Al concordato è, infatti, pervenuta l’offerta irrevocabile di un compratore, accompagnata dal versamento di una cauzione di 100mila euro.

LA VENDITA DEI CAPI. A darne notizia, nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso la sede aziendale di Pettoranello del Molise, il liquidatore civile Lucio Di Gaetano. “Si tratta di capi con marchi tra i più noti a livello internazionale, quali Ferré, Costume Nationale, Exté, ACHT, Ralph Lauren e altri – ha affermato – Da detta vendita si ricaveranno all’incirca tra i 2 milioni 700mila e i 3 milioni di euro. Somme che, unitamente a quelle già incamerate dalla procedura, serviranno a pagare i creditori privilegiati, in particolare i circa 650 ex dipendenti”.

SOLDI ENTRO LUGLIO. Di Gaetano ha evidenziato l’intenso lavoro messo in campo dalla procedura Ittierre spa in concordato preventivo al fine di soddisfare le pretese dei creditori in tempi stretti. “E’ nostra ferma intenzione – ha aggiunto – riuscire ad assicurare le sacrosante spettanze, per circa 4 milioni di euro, compreso il Tfr, entro questo stesso mese di giugno o al massimo entro i primi di luglio”. Allo stato attuale, come già anticipato, si riuscirà a saldare almeno il 70/80 per cento degli importi. L’intera somma potrà essere versata quando anche l’ultima maison, che ha opposto resistenza alla vendita dei capi recanti il proprio marchio, autorizzerà l’immissione sul mercato della restante merce.