Sanità, attivato un numero verde per segnalare disfunzioni e disservizi

Dalle prenotazioni con tempi di attesa troppo lunghi, a risposte fuori luogo ottenute sui farmaci garantiti ai cittadini e sulla paventata chiusura di reparti. Per il governatore Frattura non uno strumento punitivo nei confronti del personale, ma un’opportunità di comunicazione per i pazienti

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CAMPOBASSO. Nasce un numero verde dedicato alla sanità del Molise. Un numero al quale i cittadini potranno rivolgersi, per segnalare disfunzioni e disservizi in materia di tutela della salute. Si va dalle prenotazioni di visite mediche o esami con tempi di attesa troppo lunghi, a risposte fuori luogo o errate fornite dal personale sanitario sui servizi o sui medicinali garantiti ai pazienti, a informazioni riguardo la riorganizzazione del servizio sanitario, con i tagli contenuti nel Programma operativo sanitario, divenuto legge dello Stato.

Novità illustrate dal governatore del Molise Paolo di Laura Frattura e dal direttore generale della Salute Lolita Gallo. Digitando il numero verde 800329500 o, da telefono fisso, 086-5724242 si entrerà in contatto con gli operatori della ‘Bucci Voice’, la società che già gestisce il servizio di prenotazioni per l’Azienda sanitaria regionale, “per segnalare se c’è qualcosa che non va, ma anche per fornire consigli per migliorare la qualità del servizio”, ha chiarito Gallo. Tutte le segnalazioni finiranno in un report giornaliero a disposizione dell’Asrem e della Direzione regionale della salute.

“Non vuol essere una censura – ha precisato Frattura – o uno strumento punitivo nei confronti del nostro personale sanitario, che in questi anni ha operato in maniera straordinaria in condizioni oggettivamente difficili, con carenze di personale dovute a un blocco del turn over che abbiamo appena superato. Tanto che all’assunzione di nuovi medici seguirà presto l’assunzione di 280 infermieri. Ma ci capita di ricevere segnalazioni – ha aggiunto il governatore – da parte di cittadini che si lamentano per essersi sentiti rispondere che un farmaco non lo passa l’Asrem ma che devono comprarlo loro, che per fare un esame devono aspettare sei mesi o, come mi è successo direttamente, che un reparto ospedaliero del ‘Cardarelli’ sta per chiudere e che quindi per fare curare il figlio era meglio andare fuori regione. Cosa che non era assolutamente vera. Notizie diffuse da parte di chi non ha capito il senso della riorganizzazione sanitaria in atto”.

Per Frattura i Lea, i Livelli minimi di assistenza sono migliorati, “lo ha certificato il report della Banca d’Italia”, anche se ancora resta molto da fare in termini di prevenzione. Si è già cominciato con l’iniziativa ‘Consultori in piazza’ e altre campagne sono in arrivo. Quanto ai tagli di reparti e posti letto previsti dal Piano operativo sanitario il presidente della Regione li ha ridimensionati, “più che di tagli parlerei di riorganizzazione”.

Intanto alcune novità sono già arrivate. Sono stati aperti i protocolli, per cui per una visita o un accertamento clinico ci si potrà rivolgere anche a un ospedale non del proprio distretto, per ridurre i tempi di attesa. Presto sarà inoltre approvato il nuovo regolamento sulla mobilità sanitaria, per cercare di contener la mobilità passiva, il numero dei pazienti che si rivolge a cliniche fuori regione, con la speranza di ottenere un servizio sanitario migliore. Sulla mobilità attiva, i pazienti che invece arrivano in Molise per farsi curare nelle strutture d’eccellenza, saranno invece firmati gli accordi di confine con le altre regioni. Per evitare diatribe il ministero della Salute è stato chiamato a presiedere il tavolo.

C.S.