Dalle scuole alle strade. Buona parte delle arterie cittadine porta ancora i segni dell’imponente nevicata di gennaio. Buche e asfalto dissestato.
“Sono i danni dovuti a una nevicata eccezionale, oltre che agli effetti corrosivi del sale. Entro fine anno investiremo 2 milioni di euro per le strade e per i marciapiedi”.
Parliamo ora di opere pubbliche. A che punto è l’iter per la realizzazione della Tangenziale Nord, bando da 18 milioni di euro? Ci sono poi importanti lavori sospesi da tempo.
“Stiamo aspettando con fiducia che il Tar si pronunci in merito ai ricorsi presentati da alcune imprese che hanno concorso al bando per la costruzione della Tangenziale Nord. E’ stato invece sbloccato l’iter per il completamento del sottopasso ferroviario tra il terminal e via Mazzini. I lavori dovrebbero finire per fine anno, così come contiamo di aprire in termini relativamente rapidi la nuova Rsa di via Garibaldi. Abbiamo novità anche per le case popolari, in via Facchinetti i lavori sono quasi terminati e si sta procedendo agli allacci, per cui a breve saremo in grado di assegnare gli appartamenti. Così come per gli alloggi protetti di via San Giovanni, che pensiamo però di assegnare a giovani coppie con l’equo canone e non per l’edilizia sociale, trattandosi di villette su quattro livelli”.
Resta l’eterno problema del terminal, che si trascina ormai da un ventennio.
“Anche per il terminal contiamo di trovare una soluzione, rilanciando l’iter del project financing”.
E’ da poco partito il nuovo corso della raccolta differenziata nel centro storico. Alcuni cittadini segnalano problemi e chiedono aggiustamenti rispetto alle modalità di conferimento dei rifiuti.
“Siamo partiti nel centro storico e presto estenderemo il servizio alle contrade. Capisco le lamentele, ma in tutte le città si fa la raccolta differenziata e ogni amministrazione la struttura in maniera diversa. Valuteremo se fare aggiustamenti, ma intanto posso dire che il sistema sta funzionando, eccome”.
Lei guida questa città da tre anni. La vede cambiata dal giorno dell’insediamento e cosa resta ancora da fare?
“La vedo cambiata più di quanto si possa percepire a prima vista. Innanzitutto abbiamo recuperato i rapporti con le altre istituzioni, con le quali lavoriamo in maniera sinergica, godendo anche di maggiore considerazione. La città ha ritrovato una sua centralità e il fatto che io sia stato eletto presidente della Provincia di Campobasso ne è la dimostrazione, oltre a essere un attestato di stima nei miei confronti e in generale di tutta l’amministrazione. Per molti settori, ad esempio il sociale, stiamo diventando leader e riferimento anche al di fuori del Molise. Così come si sta facendo tanto nel settore della cultura, mentre stiamo cambiando volto anche al Corpus Domini, e i cittadini ce ne danno atto, a parte la polemica sull’atteggiamento di Alex Britti”.
Ma è meglio fare il sindaco o fare il presidente della Provincia?
“In genere è bello fare l’amministratore dove ti mettono in condizioni di amministrare. Le Province stanno facendo i conti con un taglio di finanziamenti statali che rende pressoché impossibile chiudere il bilancio, anche se si tratta di un incarico importante. Certo, fare il sindaco è un orgoglio enorme”.
In più di un’occasione lei è stato accusato di avere una Giunta ‘XL’, a 9 assessori, mentre ad esempio il governatore Paolo di Laura Frattura ha una giunta ‘XS’, di soli 3 assessori.
“Campobasso è un capoluogo di regione ed è necessario avere un certo numero di assessori per poter governare. Inoltre, l’ultimo allargamento che abbiamo fatto ha comportato un aumento di costi quasi nullo, stiamo parlando di poche centinaia di euro, tanto più che le indennità degli assessori comunali sono comunque molto ridotte rispetto a quelle degli amministratori regionali”.
Dal punto di vista politico una parte del Pd, a partire dal senatore Roberto Ruta, ha lanciato il progetto dell’Ulivo 2.0, in contrapposizione alla posizione ufficiale del partito, che con tutta probabilità riproporrà la ricandidatura del governatore uscente Paolo di Laura Frattura. Lei alle primarie per la scelta del segretario nazionale del partito si è schierato con Emiliano, oggi qual è la sua posizione?
“Vero che alle Primarie sostenevo Emiliano, ma io sono sindaco di Campobasso e in quanto tale devo essere super partes. Capisco tutte le aspirazioni, legittime, così come ho la mia opinione su alcune scelte che sono state fatte in questi anni, ma credo che sia nell’interesse generale mettere da parte le divisioni e cercare di ricomporre il centrosinistra, nell’interesse generale. E’ una questione di buonsenso e di logica. Uniti si vince, divisi si perde”.




