HomeNotizieCRONACAOtto anni dalla morte di Alessandro Di Lisio, nasce il ‘Comitato molisano...

Otto anni dalla morte di Alessandro Di Lisio, nasce il ‘Comitato molisano caduti per la pace’

A presiederlo la mamma del caporal maggiore di Campobasso Dora Pinelli. Il 14 luglio 2009 il giovane rimase ucciso in Afghanistan, dov’era impegnato in una missione di pace


CAMPOBASSO. Un appuntamento con la storia. Così Adele Fraracci, insegnante di storia e filosofia al Liceo scientifico di Campobasso, ha definito la morte del suo allievo Alessandro Di Lisio, il giovane di Campobasso, caporal maggiore scelto, che il 14 luglio del 2009 perse la vita in Afghanistan, dove era impegnato in una missione di pace.

“Il destino, il fato la provvidenza – ha detto Fraracci – dipendono dalla storia che ci costruiamo. Da dove decidiamo di vivere e fare. Così ognuno di noi contribuisce a scrivere la storia. Alessandro ha avuto un appuntamento con la storia internazionale, dopo essersi preparato a un percorso di successo nell’esercito”.

Parole pronunciate durante la conferenza stampa di presentazione dell’associazione ‘Comitato molisano caduti per la pace’, che si è costituita a otto anni dalla morte di Alessandro. Comitato presieduto dalla madre di Alessandro, Dora Pinelli, e nato il 3 aprile 2017 dall’impegno di dodici soci fondatori, tra cui Gino Calabrese, Gennaro Ciccaglione, Luigi Pasqualone, Michele Sansone e don Gabriele Teti. Associazione che punta a perseguire “la cooperazione, la distensione e la difesa della pace, attraverso la promozione di attività di carattere sociale e civile, contribuendo alla formazione e al rafforzamento della coscienza civile e democratica delle nuove generazioni”.

In programma iniziative in favore dei minori in difficoltà, come ha detto Dora Pinelli. “Le istituzionali nazionali e locali – ha ricordato la mamma di Alessandro – nell’immediato dall’incidente fecero sentire il proprio affetto, ma nel momento in cui i riflettori abbassarono l’intensità il loro atteggiamento si è fatto più distante. Il Comitato, partendo dalla nostra esperienza, vuole richiamare l’attenzione sul tema, colmando la distanza tra i familiari e le autorità istituzionali, costituendo una rete sul territorio”.

“Mio figlio è il figlio della terra molisana – ha rimarcato Pinelli – ed è morto da eroe nell’adempimento del proprio dovere, diventando figlio di tutta la Nazione. Il Comitato, per ricordarlo, rivolgerà le attenzioni a favore dell’infanzia e dei bambini senza famiglia accolti in orfanotrofio. Un impegno civile per ricordare chi, come Alessandro, è morto in difesa dei diritti umanitari”.

Più letti

Il tombolo alla conquista del mondo: dalla Slovenia a Isernia per...

Sonja Bogataj e Meta Gregorac vengono dalla Idrija Lace School, la più grande e antica del mondo: sono state accolte dalle 'pizzigliare' del centro...
spot_img
spot_img
spot_img