Provincia di Isernia, il Csa invoca la stabilizzazione dei cantonieri

Presentata all’attenzione del presidente Coia una proposta per l’assunzione dei 34 operai precari già in forza all’ente di via Berta

ISERNIA. Il Csa in prima linea per il ‘superamento del precariato nelle pubbliche amministrazioni’. Il sindacato, per il tramite del coordinatore regionale Feliciantonio Di Schiavi, chiede alla Provincia di Isernia, attraverso un’articolata proposta scritta, la stabilizzazione degli operai cantonieri già in forza presso l’ente dal marzo 2016, in attuazione del decreto legislativo n.75 del 25 maggio 2017.

Un provvedimento che si renderebbe necessario sia da un punto di vista pratico-economico, dal momento che l’assunzione di suddetti lavoratori consentirebbe alla Provincia di provvedere alla manutenzione delle strade con professionalità adeguate e a costi sostenibili; che da un punto di vista sociale, in quanto non lascerebbe disoccupati 34 operai.

Dunque, il sindacato ‘impegna’ il Presidente della Provincia di Isernia ad attivarsi per quanto di competenza al fine di: “Inserire nel piano del fabbisogno del personale per il triennio 2018-2020 n.34 unità part time con la mansione di operai-cantonieri-autisti al fine di assicurare il servizio di manutenzione delle strade e di sgombero neve; procedere conseguentemente all’assunzione a tempo indeterminato part time dei n.34 operai-cantonieri-autisti già assunti ed utilizzati per anni dall’ente a tempo determinato; indicare a tal fine la quota parte delle risorse correnti da destinare a detto personale che per l’intero anno ammonta ad € 440.640; reperire tale copertura nell’ambito del 3,44% delle entrate correnti; attivare ulteriori azioni presso la Regione Molise perché siano erogate ulteriori risorse strutturali e correnti, da destinare alla manodopera necessaria per la manutenzione ordinaria delle strade svolta dai predetti operai cantonieri; continuare tutte le azioni e le mobilitazione del caso nell’ambito della vertenza generale verso il Governo centrale per far assegnare ulteriori risorse da destinare al servizio essenziale della manutenzione stradale”. Una road map ben definita che, secondo Di Schiavi, consentirebbe di superare le criticità legate, invece, alla privatizzazione del servizio “più onerosa ma meno efficiente, come rilevato in occasione della prima breve neve”. Il sindacato resta in attesa di riscontri.