Il 1 settembre 1967 alzava la saracinesca uno dei negozi più importanti del capoluogo. Il racconto di Michele e Antonio, fratelli e titolari dell’attività
CAMPOBASSO. 1° settembre 1967. Francesco Natilli decide, insieme ai figli, di cavalcare l’onda del miracolo economico italiano e inaugura a corso Bucci, in pieno centro a Campobasso, una nuova attività. La ‘Bottega delle Carni’ dei Fratelli Natilli diviene così, anno dopo anno, tra sacrifici, entusiasmo, professionalità e passione, un punto di riferimento gastronomico di assoluto livello per il capoluogo e i paesi limitrofi.
La bottega cresce di pari passo con la città, soprattutto grazie alla bontà e alla genuinità di prodotti tipici, realizzati artigianalmente e che nascono con sapienza dalla certificata qualità delle carni locali. Ma non solo: perché se un’attività attraversa i decenni e le generazioni restando sempre in voga, il merito è anche del legame che si instaura con la clientela, quella clientela che ancora crede nei prodotti locali, nel mangiar sano e nella semplicità e genuinità che solo le piccola attività sanno offrire oggi.
“Non è solo e semplicemente commercio”, dichiarano Michele e Antonio Natilli, i due fratelli titolari della bottega. “Sappiamo che il nostro è anche un ruolo di natura sociale. Abbiamo un legame particolare con i nostri clienti, che è riduttivo definirli così. Conosciamo bene le loro vite, come loro conoscono le nostre. Abbiamo visto figli che crescevano e che a loro volta diventano genitori. Siamo strettamente in simbiosi con la storia di questa città”.
“Questa è come una grande famiglia, è una comunità. Non si vende solo carne di qualità”, aggiungono con un sorriso i due storici titolari. Anche se oggi come oggi, considerata la concorrenza di supermercati e centri commerciali, la qualità resta il principale cavallo di battaglia dei piccoli punti vendita. “Anche il servizio offerto – tengono a sottolineare – è fondamentale. Nelle cosiddette cattedrali della spesa i rapporti quasi non esistono. Tutti vanno di corsa, tutto è anonimo. A malapena ci si saluta. Una vera tristezza”.
E’ trascorso mezzo secolo, tutta o nulla è cambiato nel negozio della centralissima corso Bucci: la bontà dei prodotti e i sorrisi sono appunto sempre gli stessi, i capelli però sono molti di meno.
Gli anni passano, ma la passione resta intatta, anche se l’energia non è quella degli anni ’60. Ci sono sempre le ‘500 in strada, anche se più costose e meno romantiche, gli scooter hanno preso il posto della mitica Vespa, la crisi economica morde e manca forse il senso di speranza di quegli anni ruggenti. Ma le nuove generazioni di famiglia Natilli, i nipoti di Francesco, sono pronti a proseguire questa piccola grande favola nata all’ombra del Monforte. Pronti magari a festeggiare il centenario nel 2067, sempre in nome della gentilezza, della semplicità e della qualità.
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