HomeSenza categoriaIsernia, traballa il presidente del Consiglio: patata bollente in mano a Iorio

Isernia, traballa il presidente del Consiglio: patata bollente in mano a Iorio

Dopo il no all’esternalizzazione dei tributi, in divergenza dal gruppo di appartenenza e dal resto della maggioranza, la lista ‘Insieme per il Molise’ vorrebbe la ‘testa’ di Lombardozzi. A difenderlo, il responsabile cittadino Cafaro, mentre l’ex governatore prova a prendere tempo per trovare una soluzione indolore. Il diretto interessato ribadisce: diniego tecnico, sono sereno


di Pasquale Bartolomeo

ISERNIA. E’ caos totale, al Comune di Isernia, dopo il voto contrario di Peppino Lombardozzi, lo scorso 9 agosto, alla delibera consiliare di esternalizzazione del servizio di riscossione dei tributi. Da quasi un mese a questa parte, la questione ha lasciato strascichi irrisolti nella maggioranza di centrodestra. E ora i nodi potrebbero venire al pettine, innescando un terremoto politico a pochi mesi dalle Regionali, a Palazzo San Francesco.

IL DINIEGO TECNICO. Il presidente del Consiglio comunale, a onor del vero, addusse delle motivazioni squisitamente tecniche, nell’andare contro la volontà della maggioranza. Forte delle sue conoscenze in materia, quale ex assessore alle Finanze, e corroborato nel suo pensiero dai pareri contrari del collegio dei revisori dei conti e del dirigente del Settore Ragioneria Antonello Incani, ritenne che non fosse economicamente conveniente per l’ente affidare la totalità dei servizi di riscossione, sia spontanea che coattiva, alla società esterna Ica Creset, indicata dalla Regione Molise a seguito di un accordo quadro.

I PRIMI MALUMORI. Motivazioni che, evidentemente, non sono bastate a buona parte della maggioranza: in primis, secondo indiscrezioni, al gruppo del sindaco, la lista ‘Isernia in Comune’, che non avrebbe minimamente gradito la scelta di Lombardozzi, considerata una sorta di affronto politico, uno strappo irriducibile.

giacomo dapollonio sindaco foto okIL SINDACO INVOCA CHIAREZZA. Sul punto, il sindaco Giacomo d’Apollonio, contattato da isNews nei giorni scorsi, aveva auspicato un chiarimento interno dal gruppo di appartenenza del presidente dell’assise, la lista ioriana ‘Insieme per il Molise’, che aveva votato compatta, in blocco, a favore dell’esternalizzazione dei tributi. Il primo cittadino aveva definito quanto accaduto “una nota stonata in un Consiglio comunale in cui la maggioranza ha dimostrato una compattezza inaspettata. Ho fatto i complimenti a tutti per una decisione di assunzione di responsabilità molto forte, in tema di tributi locali. Io ho detto al presidente del Consiglio che la sua decisione avrebbe chiaramente influenzato anche la politica della maggioranza, anche se lui continua a dire che non ha nessun problema con quest’amministrazione. Non entro nel merito, ma credo che il suo gruppo politico dovrà chiarire la situazione del proprio rappresentante”.

PRONTI ALLA ‘SFIDUCIA’. Terminata la pausa estiva, il caso Lombardozzi è stato finalmente affrontato, venerdì scorso, 1° settembre, in seno al gruppo consiliare (con il diretto interessato assente per motivi familiari). E qui, stando a quanto riferito da più di un esponente della lista, la decisione sarebbe stata unanime: le motivazioni tecniche non reggerebbero. Considerando la carica istituzionale ricoperta, Lombardozzi si sarebbe spinto troppo oltre. Quale la proposta, allora? Farlo dimettere o, in caso contrario, provare a revocarlo in aula. Una bomba, politicamente parlando, a pochi mesi dalle Regionali. Qualcuno, più saggiamente, avrebbe deciso di rimettere la questione nelle mani di Michele Iorio. Sarebbe l’ex governatore, insomma, a doversi assumere le responsabilità della sorte politica di Lombardozzi, da sempre uomo di sua stretta fiducia e, dunque, teoricamente blindato.

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