HomeSenza categoriaSanità, sì alla prevenzione ma senza sprechi

Sanità, sì alla prevenzione ma senza sprechi

L’Asrem invita le donne a sottoporsi gratis ad accertamenti mediante mammografia posizionando un’unità mobile dinanzi al Veneziale, tuttavia l’iniziativa rischia di essere una replica di quella organizzata lo scorso giugno in villa comunale


ISERNIA. Quando la Asrem non sa cosa fa la… Asrem! E i costi della sanità molisana continuano a lievitare malgrado i proclami del commissario (e governatore) Frattura.

L’ultimo esempio proprio in questi giorni quando nelle case dei molisani vengono recapitate lettere-invito da parte dell’Azienda Sanitaria Regionale – Screening Oncologici Regionali con le quali “la Regione Molise, nell’ambito dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), promuove lo screening di prevenzione per il tumore della mammella”, invitando tutte le donne residenti, di età compresa tra i 50 e i 69 anni, ad eseguire, gratuitamente, una mammografia (in giorni ed orari prestabiliti del prossimo mese di ottobre) presso il mammografo mobile ubicato dinanzi all’ospedale Veneziale.

Sia ben chiaro: è una iniziativa lodevole trattandosi di un invito alla prevenzione nella lotta al tumore al seno che è quello più frequente nel sesso femminile e rappresenta il 29 per cento di tutti i tumori che colpiscono le donne.

Ma, purtroppo, è anche un’iniziativa che rischia di diventare un grosso spreco di denaro pubblico (per le già esigue casse molisane) in quanto arriva ad esattamente solo tre mesi di distanza da “Il consultorio in piazza”, giornata promossa sempre dalla Asrem e dalla Regione, svoltasi con buon successo di presenze all’interno della villa comunale di Isernia.

Quel giorno, sabato 24 giugno scorso, molte donne approfittarono della gratuità delle prestazioni sanitarie per effettuare anche le mammografie, esame, secondo studi recenti, da ripetere non prima dei due anni, come peraltro riporta anche la lettera recapitata in questi giorni.  

Ciò significa che la Asrem non ha un database (o, cosa ancor più grave, lo ha e non è stato consultato) attraverso il quale verificare quali donne si sono già sottoposte a tale esame e, quindi escluderle, da quest’ultima iniziativa.

Ciò significa che sono partite lettere inutili e che tante donne si recheranno a sottoporsi ad un esame fatto circa novanta giorni fa e, di conseguenza, inutile.

Ciò significa che, facendo i giusti incroci e “dialogando” tra uffici diversi della stessa Asrem, si potevano invitare solo le donne che effettivamente dovevano sottoporsi a tale esame, provando ad evitare così ulteriori sprechi.

                                                                                             Camillo Pizzi

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