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Vitalizi, i consiglieri regionali grillini rinunciano

Antonio Federico e Patrizia Manzo scrivono al presidente Cotugno per chiedere l’equiparazione del loro trattamento pensionistico a quello degli altri cittadini molisani


CAMPOBASSO. I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, richiamando “i valori di equità, dignità e giustizia sociale”, rinunciano formalmente al vitalizio. A loro avviso la pensione dei consiglieri regionali deve essere equiparata a quella di qualsiasi altro cittadino. “Vi sembra normale – si legge in una nota di Antonio Federico e Patrizia Manzo – che un consigliere regionale dopo 4 anni e mezzo di legislatura possa maturare una pensione che la maggior parte dei molisani non raggiunge dopo 40 anni di lavoro? No, non è affatto normale, anzi è una vergogna. Per questo, sin dall’insediamento in Consiglio regionale, il MoVimento 5 Stelle Molise ha proposto di calcolare i trattamenti pensionistici dei consiglieri regionali cessati dal mandato, esclusivamente sulla base dei contributi versati in base alla legge che vale per tutti i cittadini. È una battaglia di equità, di dignità e di giustizia sociale”.

Una battaglia portata avanti in diversi modi e tempi. “Ad esempio, – prosegue il comunicato – il MoVimento 5 Stelle Molise ha espresso voto contrario alla legge regionale numero 9 del 2015 che istituiva l’attuale trattamento previdenziale. Il MoVimento 5 Stelle Molise, inoltre, ha proposto decine di emendamenti, tutti bocciati dal resto del Consiglio regionale, anche alla legge finanziaria del 2016. Abbiamo proposto da un lato di introdurre la possibilità di rinuncia all’attuale trattamento pensionistico per i consiglieri regionali e, dall’altro, abbiamo provato a introdurre il divieto di pensionamento anticipato a 60 anni di età, dopo soli 10 anni di mandato. Il Consiglio regionale, però, si è guardato bene dal rinunciare a questi privilegi. Abbiamo insistito – ancora la nota – e abbiamo proposto decine di emendamenti anche alla manovra di Bilancio del 2017, ancora per introdurre la possibilità di rinuncia all’attuale trattamento pensionistico: atti anche in questo caso tutti bocciati dal Consiglio regionale”.

Ma non è tutto. “Il MoVimento 5 Stelle Molise – incalzano i grillini – ha depositato un esposto alla Procura della Corte dei Conti per verificare la congruità del trattamento pensionistico approvato durante la legislatura attuale e ha portato la questione dei vitalizi molisani anche in Parlamento, presentando una interrogazione alla Presidenza del Consiglio dei ministri, a prima firma del portavoce M5S alla Camera Danilo Toninelli, per verificare la congruità delle pensioni dei consiglieri regionali rispetto alla norme nazionali sancite dal decreto Monti”. Una battaglia con epilogo nella rinuncia. Antonio Federico e Patrizia Manzo hanno scritto una lettera al presidente del Consiglio regionale Cotugno per annunciare formalmente la rinuncia all’applicazione del regolamento vigente sulle pensioni dei consiglieri regionali e chiedendo che il trattamento previdenziale dagli stessi maturato in questi anni di legislatura venga equiparato a quello della generalità dei cittadini. “Un’iniziativa di civiltà, – conclude il comunicato – pensata in Molise come a livello nazionale. Giorni fa, infatti, i capigruppo del MoVimento 5 Stelle di Camera e Senato, in una lettera ai presidenti Boldrini e Grasso, hanno firmato la rinuncia al privilegio a nome di tutti i parlamentari 5 Stelle. Nulla di eccezionale in un Paese normale, ma una vera rivoluzione in Italia, dove partiti e politici di professione da decenni lavorano solo per tenersi tutti i privilegi”.

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