HomeSALUTE & BENESSEREVisite ed esami gratuiti: la ‘Carovana della salute’ fa tappa a Isernia

Visite ed esami gratuiti: la ‘Carovana della salute’ fa tappa a Isernia

Martedì 26 settembre presso palazzo De Baggis l’iniziativa dedicata alla prevenzione in ambito oncologico e riabilitativo promossa dalla Fondazione Giovanni Paolo II


ISERNIA. Fa tappa a Isernia la ‘Carovana della Salute’. L’appuntamento è in programma martedì 26 settembre, a partire dalle ore 9, presso il Palazzo De Baggis in corso Marcelli. L’incontro sarà dedicato alla prevenzione di alcune delle più diffuse neoplasie: quelle polmonari e dell’apparato epato-biliare. Accanto all’aspetto Oncologico verrà data particolare importanza anche alla problematiche dell’ambito muscolo scheletrico.

Sarà possibile effettuare in modo assolutamente gratuito e senza prenotazione: visita di Chirurgia Toracica e Pneumologica, con spirometria (secondo valutazione medica), misurazione non invasiva della saturazione dell’ossigeno a livello periferico. Per quanto riguarda la prevenzione delle malattie epatiche: visita chirurgica più esami del sangue: emocromo completo, biliribina totale e fraz, transaminasi, gamma, gt e fosfatasi alcalina. Verranno offerte prestazioni gratuite anche nell’ambito riabilitativo per la prevenzione delle problematiche dell’apparato muscolo-scheletrico. Sarà possibile effettuare: visita fisiatrica, valutazione posturale computerizzata, indicazioni per trattamenti riabilitativi per tutte le età anche bambini (es. piede piatto, scoliosi, problematiche articolari, etc.).

“L’evento – si legge nella nota della Fondazione Giovanni Paolo II -, patrocinato dal Comune di Isernia, si inserisce nei festeggiamenti dei Santi Cosma e Damiano, patroni dei medici, chirurghi e farmacisti. Curavano gratis i malati e per questo furono martirizzati sotto Dioclezano. Perciò sono chiamati Santi Medici. Non è un caso che questa iniziativa a carattere sociale si svolga nel corso di tale ricorrenza. Il progetto “Ricerca e Prevenzione in Molise, infatti, vuole offrire un’opportunità per fare prevenzione in modo particolare alle famiglie che si trovano in difficoltà e che spesso non riescono ad effettuare anche semplici esami diagnostici”.

I NUMERI. Ogni giorno in Italia si registrano 1.000 nuove diagnosi di tumore. E 30 riguardano persone sotto i 40 anni. Mentre, tra le donne è boom di diagnosi di cancro al polmone. Sono i dati contenuti nel volume ‘I numeri del cancro in Italia 2017’, il censimento ufficiale che fotografa l’universo cancro in tempo reale grazie al lavoro dell’Associazione italiana di Oncologia medica (Aiom), dell’Associazione italiana Registri rumori (Airtum) e della Fondazione Aiom, presentato la settimana scorsa a Roma. Sono 369mila i nuovi casi di tumore in Italia stimati nel 2017 (192.000 fra i maschi e 177.000 fra le femmine), nel 2016 erano 365.800. È un vero e proprio boom di diagnosi di cancro del polmone fra le donne: 13.600 nel 2017 (+49% in 10 anni), dovuto alla forte diffusione del fumo fra le italiane. Ricerca clinica e traslazionale, umanizzazione, rapporto medico-paziente, informazione e prevenzione sono alcune tra le parole chiave da conoscere e implementare per “combattere” queste patologie.

Il tumore del fegato o tumore epatico è una neoplasia che ha origine nel fegato. La causa principale è la cirrosi a seguito di epatite B, epatite C o alcolismo. Si conta che l’alcol sia responsabile di 92.000 morti per tumore del fegato. Il tumore al fegato primario è il sesto tumore più frequente a livello mondiale e la seconda causa di morte per neoplasia. Nelle fasi iniziali, il tumore del fegato è una malattia silente, per questo è importante la prevenzione.

Oltre a costituire la struttura portante di ogni individuo, l’apparato muscolo scheletrico ne permette il movimento. Ossa, articolazioni, tendini e muscoli devono essere perfettamente in salute per garantire la migliore prestazione. Si stima inoltre che in Italia ben 5,5 milioni di persone sono affette da patologie osteo-articolari e/o muscolari di tipo cronico-evolutivo. In entrambi i casi si registra un’elevata tendenza all’utilizzo di farmaci antinfiammatori di sintesi con conseguenze tanto più devastanti per la salute quanto più lungo è il periodo di assunzione. Un percorso riabilitativo, in alcuni casi, può essere la soluzione giusta al problema e soprattutto limitare, o addirittura escludere, l’utilizzo di medicinali.

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