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Il centrosinistra lancia l’appello all’unità: “Al lavoro per un programma e una coalizione inclusiva”

Questa sera la riapertura del tavolo del confronto, convocato dalla segretaria dem Micaela Fanelli nella storica sede di largo della Maddalena. Dall’analisi di quattro anni e mezzo di governo regionale ai primi spunti sul programma


CAMPOBASSO. Il centrosinistra rilancia l’appello a una coalizione inclusiva. Nella storica sede del Pd di largo della Maddalena, che ha ospitato i summit diurni e notturni di tante campagne elettorali, i segretari dei partiti e dei movimenti che nel 2013 fa avevano lanciato la candidatura del governatore in carica Paolo Frattura si sono ritrovati questa sera, chiamati all’appello dalla segretaria dem Micaela Fanelli. Per definire i primi spunti del programma. Seguendo il metodo dell’inclusione.

Alla riunione mancavano i promotori dell’Ulivo 2.0 Danilo Leva e Roberto Ruta, un’assenza ampiamente annunciata, come quella del leader dei Popolari per l’Italia Vincenzo Niro. “Ma erano stati invitati, ho portato le mail”, ha esordito Fanelli, aprendo una riunione aperta alla stampa solo per le foto di rito.

E’ arrivato invece, un po’ a sorpresa, l’ex presidente della Regione Giovanni Di Stasi. Così come non è mancata la presenza di Cristiano Di Pietro, che col suo post su Facebook “per me prima di tutto viene mio padre”, aveva lasciato prefigurare il possibile abbandono della coalizione. In nome della mission, rifondare l’Ulivo, che il fondatore dell’Idv, il padre Tonino, sta portando avanti insieme a Pierluigi Bersani. Nulla di tutto questo. Almeno per ora.

Al tavolo della coalizione, presieduto da Fanelli, anche il presidente del Consiglio Vincenzo Cotugno (Rialzati Molise), gli assessori Vittorino Facciolla (Pd) e Pierpaolo Nagni (Ncd), Luigi d’Orsi (Centro democratico), il socialista Marcello Miniscalco e i due consiglieri regionali Filippo Monaco e Salvatore Micone, passati in maggioranza durante la legislatura, oltre ai dem Nicola Messere e Luca Iosue

Nel documento, sottoscritto da Partito democratico, Partito socialista italiano, Centro democratico, Unione per il Molise, Democratici molisani, Rialzati Molise, Molise di tutti, Alternativa popolare, Centristi per l’europa e Ambiente, Lavoro, Giovani: Impegno Molise, alcuni punti iniziali, di metodo e di merito, sui quali si è registrata convergenza di intenti: visione, inclusione, programma e lavoro. Ma anche umiltà, impegno e responsabilità. Partendo dall’Europa per arrivare alle questioni tipicamente locali, con l’obiettivo di battere il centrodestra e il Movimento 5 stelle, ripartendo dalla compagine politica che nel 2013 portò alla vittoria del centrosinistra. Cercando il dialogo anche con chi ha preso una strada diversa. 

“L’appello all’unità di tutti è reale e non formale, sentito e forte. Compito primario del tavolo di centrosinistra – un passaggio del comunicato congiunto – vuol essere quello di costruire un’alleanza tra partiti e movimenti più ampia possibile, aperta al contributo della società civile e di tutti coloro che si riconoscono nel sistema valoriale del centrosinistra. Una coalizione capace di guardare al centro e a sinistra, anche oltre i movimenti e i partiti tradizionali, alle molteplici forme associative e ai singoli cittadini che vogliono tornare a partecipare e contare. Ma anche capace di apprezzare e valorizzare il lavoro istituzionale e amministrativo di quanti, in questi anni, si sono spesi per un governo competente del territorio”.

Quindi il riferimento allo strappo dell’Ulivo 2.0. “Nessun veto e nessuna preclusione nei confronti di nessuno, nemmeno nei confronti degli amici che fanno capo all’Mdp, al quale il tavolo rinnova l’invito per un momento di confronto ampio e responsabile, utile a superare le divergenze e mettere al centro della discussione l’interesse generale del Molise”.

E dai temi politici alle questioni programmatiche. Mettendo al primo punto il lavoro, col sostegno all’occupazione e il rilancio delle imprese. Attraverso strumenti come l’Area di Crisi, la Zona economica speciale, le risorse addizionali del Piano sud Molise e le misure previste dal decreto per il Mezzogiorno. Ma anche con “sostegno all’autoimprenditorialità, innovazione, incentivazione delle startup, l’incoraggiamento alla formazione professionale continua e lotta al precariato”.

Quindi gli impegni per solidarietà, cultura e ambiente e il riferimento alla sanità. “Assistenza socio-sanitaria pubblica e qualità dell’offerta privata, del sistema delle cooperative sociali e delle eccellenze, possono convivere con equilibrio – hanno concordato i partiti di centrosinistra – portando risultati sul piano dei servizi ai cittadini, completando il percorso riformatore con un’accelerazione dell’impiego stabile di personale qualificato. Solo così si potrà uscire dal primo doloroso tempo della riforma, per entrare in quello di una più efficiente qualità, in cui il miglioramento dell’attività sia percepito soprattutto dai più deboli”.

Per finire il concetto dell’umiltà, per analizzare con autocritica costruttiva sia i risultati che gli errori commessi negli ultimi quattro anni e mezzo, dal Governo a guida centrosinistra. Partendo dalla consapevolezza di una responsabilità collegiale sulla situazione economica e sociale, “ancora condizionata da incertezza, recessione, mancate riforme, divisioni e debolezza delle strutture amministrative che, sul piano locale, non sono stati utili alleati per la marcia verso il rilancio del Molise, che si voleva più deciso e veloce, ma che pure si è avviato ed adesso va sostenuto con coerenza”.

“Con la necessità di rivendicare l’impegno profuso per invertire la rotta, si riparte – è la conclusione – Senza pregiudizi e steccati, attraverso un’analisi serena, un perimetro aperto, un orizzonte lungo, grande responsabilità, uniti contro gli estremismi e le destre antidemocratiche a guida Salvini e Grillo”.

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