L’ex assessore interviene nel dibattito in atto a seguito dell’esternalizzazione del servizio: “La procedura è viziata e quindi illegittima”
ISERNIA. Esternalizzazione del servizio di riscossione tributi a Isernia: nel dibattito interviene l’ex assessore della Giunta Veneziale Alberto Gentile, che ‘boccia’ la scelta operata dall’ente di Palazzo San Francesco. “La procedura è viziata e quindi illegittima, ma non perché lo dice questo cittadino – sottolinea riferendosi all’amministrazione -, ma lo affermate voi negli atti che accompagnano la delibera. Dalla relazione del Consigliere delegato del 7/2/2017, si legge testualmente: ‘Per dare un’idea del costo del servizio, proponiamo di seguito il conto economico ipotizzabile per la gestione del servizio, predisposto da Ica Creset sulla base dei dati forniti…dall’ente’. Ebbene – evidenzia Gentile -, è come andare dall’acquaiuolo e chiedergli se l’acqua è fresca.
Il conto economico e quindi la valutazione ‘costo-benefici’ – sottolinea rivolgendosi al sindaco d’Apollonio -lei non può non sapere che deve essere redatto dal Servizio comunale o, al massimo, delegando un terzo esperto in materia. Altra perla: per superare il ‘parere negativo del dirigente’, si apre un tavolo tecnico, poiché la relazione non dice di quali tecnici si parla, ma si deduce che è composto dall’amministrazione e da rappresentanti della società destinataria del servizio che trattano sulle varie questioni. Questo tavolo che non mi appare tecnico, non supera affatto il parere negativo del dirigente configurandosi in una trattativa privata sulle questioni contrattuali. Si legge ancora che otto comuni hanno aderito alla convezione regionale; l’accordo quadro prevede un un’adesione di massa, altrimenti la ‘clausola sociale’ non viene applicata. La convenzione così come strutturata ha costi alti. Mi fermo qui “per amore di patria”.
L’ex amministratore di Palazzo San Francesco sottolinea poi che “E’ necessario ricordare, inoltre, che se su una delibera si indica un atto (relazione revisore dei conti) e lo stesso non è allegato perché non richiesto ai revisori, la delibera è nulla, ma forse, anche qualcosa in più e, Lei non poteva non saperlo. Esternalizzare un servizio di più di otto milioni di Euro, non può essere affidato né con l’adesione ad altro contratto (Regionale), né a trattativa privata. Ci si aspetta qualcosa in più, – conclude – almeno sulla regolarità e conformità alle leggi della Repubblica. Me ne dispiace e comprendo, ma le giustificazioni sanno si un’arrampicata sugli specchi”.
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