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Investimenti e rilancio occupazionale: l’Area di crisi spiegata nei dettagli agli imprenditori

Ottimo riscontro per l’incontro ospitato presso il Nucleo Industriale di Pozzilli. L’assessore Veneziale: “L’adesione massiccia evidenzia quanto questo strumento sia atteso”. Il sindaco Stefania Passarelli: “Stop alla cassa integrazione, sì al supporto agli imprenditori”


POZZILLI. Boom di partecipanti per il workshop sugli incentivi regionali e nazionali per il rilancio dell’area di crisi industriale Venafro-Campochiaro-Bojano e aree dell’indotto. Ieri mattina l’incontro presso  il Nucleo Industriale di Pozzilli, dedicato agli imprenditori che vogliano investire in Molise. Ad illustrare ai presenti le modalità di partecipazione e le opportunità di investimento sono stati Alessandro Palmitelli di Invitalia, Renato D’Alessandro di Sviluppo Italia Molise e Gaspare Tocci, dirigente della Regione Molise.

Una partecipazione massiccia che lascia ben sperare e che dimostra, ancora una volta quanto questo strumento sia atteso. Ne è convinto l’assessore regionale alle Attività Produttive Carlo Veneziale. “L’auspicio – ha evidenziato – è che tutto questo interesse si trasformi poi nella realizzazione di vere e proprie domande. Inoltre, poiché la possibilità di accedere agli investimenti è strettamente legata all’occupazione, l’augurio è che ci sia un’ottima ricaduta sul piano occupazionale. Ci aspettiamo una grossa adesione, perché è tanto tempo che nel Molise non arrivano aiuti agli investimenti, quindi la classe imprenditoriale finora ha fatto tutto con le proprie forze. Oggi c’è una marcia in più”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente del Consorzio e sindaco di Pozzilli Stefania Passarelli, che naturalmente confida sul rilancio dell’industria per creare nuova occupazione e far ripartire l’economia. “Dobbiamo finirla con la cassa integrazione – ha detto – e dare supporto agli imprenditori investendo nell’innovazione tecnologica. Ci auguriamo che colgano l’opportunità offerta da Regione e Invitalia anche imprese come la Sata Sud, che ha vissuto nei giorni scorsi una manifestazione davanti ai cancelli per un esubero di 24 persone che sarebbero da trasferire a Torino e Trieste per non mettere in discussione altri 50 operai che lavorano qui a Pozzilli. ora è stato raggiunto un accordo, che tuttavia sposta il problema tra un anno. Mi auguro che si focalizzi l’attenzione sulle opportunità dell’Area di crisi e si pensi a un rinnovamento aziendale serio da parte di chi è già  membro di questo Nucleo industriale”. 

 

Deborah

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