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Registro tumori in Molise, ecco cosa prevede la legge

La Regione potrà provvedere ad organizzare le attività finalizzate alla conoscenza dei rischi per la salute e l’adeguamento della programmazione sanitaria


CAMPOBASSO. Dopo il via libera del Consiglio regionale, anche il Molise potrà dotarsi del tanto atteso Registro dei tumori e delle patologie di rilevante interesse sanitario. Uno strumento fondamentale che consentirà di organizzare le attività finalizzate alla conoscenza dei rischi per la salute ed all’adeguamento della relativa programmazione sanitaria. Grazie alla legge approvata all’unanimità verranno istituiti, oltre al registro di mortalità, 14 registi per patologie che vanno dai tumori alle malattie rare, dalla sclerosi multipla al diabete, dalle nefropatie e dei dializzati agli incidenti cardiovascolari, dalla sclerosi laterale amiotrofica ai trapianti.

I dati personali, anagrafici e scientifici serviranno per:
a) elaborare dati ed informazioni relativi alla incidenza, mortalità e sopravvivenze e prevalenza dei tumori per sede, per sesso, per età e per altre caratteristiche della popolazione molisana;
b) descrivere la frequenza della patologia neoplastica nella regione Molise e sullo stato di prevenzione primaria e secondaria del cancro;
c) svolgere studi epidemiologici per stimolare i rischi cancerogeni nel territorio regionale e formulare ipotesi sulle cause;
d) monitorare e valutare i dati relativi all’accesso e alla qualità dei servizi diagnostici e terapeutici, alla sopravvivenza di pazienti affetti da cancro e per agevolare analisi comparative con altre regioni o paesi al fine di produrre indicazioni utili alla programmazione sanitaria;
e) identificare e monitorare i gruppi ad alto rischio;
f) individuare le priorità per programmare gli interventi volti migliorare lo stato sanitario della popolazione e dell’ambiente, i livelli di funzionalità e le caratteristiche strutturali dell’organizzazione sanitaria regionale.

La nuova legge prevede poi l’emanazione di un apposito regolamento regionale, che sarà sottoposto a parere da parte del Garante per la protezione dei dati personali, che individuerà i dati sensibili, le operazione eseguibili e i soggetti che potranno avere accesso ai registi, e ai singoli elementi che essi racchiudono, ai fini della tutela e salvaguardia della privacy di tutti i soggetti interessati. Viene infine prevista, per le attività dei registri, la promozione di forme di partecipazione delle associazioni di volontariato o fondazioni con qualifica di onlus. La Giunta regionale avrà l’obbligo di relazionare annualmente al Consiglio, ai fini del controllo sull’attuazione della legge, sull’andamento dell’attività dei singoli registri.

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