Modaimpresa, l’azienda tessile s’impone nel panorama della moda italiana

Aumento di capitale per la Srl guidata dal manager Romolo D’Orazio: in società due importanti gruppi milanesi. Intanto, per il 2017, si va verso il fatturato di un milione di euro

ISERNIA. Nel 2016 Milano Finanza riferendosi a Modaimpresa scriveva di ‘debutto superiore alle aspettative’. Un concetto ad oggi rafforzato con l’ingresso in società di due forti operatori economici meneghini, sulla cui identità vige ancora stretto riserbo. Pare si tratti di un gruppo di partecipazioni finanziarie e di una holding che hanno incrementato il capitale sociale fino a 500mila euro. Un colpo grosso per l’azienda tessile dell’area Pip di Miranda che, nata dalle ceneri della gloriosa Ittierre, grazie all’impegno di ex dirigenti e dipendenti che hanno investito su se stessi e sul proprio know how, è riuscita ad imporsi sul panorama nazionale, non solo per le proprie creazioni di moda ma anche come esempio di autoimprenditorialità, studiato addirittura nelle scuole del Bel Paese. Una fenice dei tempi moderni che, sotto forma di società-cooperativa, per il 2017 incassa anche un nuovo successo, oltre all’aumento di capitale: un fatturato che si aggira sul milione di euro. Con questi risultati, l’azienda molisana può guardare ad un futuro ancora più roseo, aspirando a collaborazioni sempre più prestigiose. Ad ogni modo la situazione attuale è di tutto rispetto. La società, guidata da Romolo D’Orazio, ha un proprio brand: Le Tonerre Studio, nato dall’incontro e dal consolidamento del rapporto tra il manager D’Orazio e il direttore creativo Tony Ranalli, designer di fama internazionale. Inoltre, vanta collaborazioni con brand del calibro di: Costume Nazional, John Richmond, Matteo Manzini, Atos Lombardini, Aspera, Vicoli Santi. Se queste sono le premesse, è facile immaginare il raggiungimento di traguardi ancora più ambiziosi. Un progetto vincente, che torna a rendere lustro ad una regione fino a qualche tempo fa considerata un fiore all’occhiello per il comparto tessile ed ora, purtroppo, sprofondata verso un baratro.  In questo senso, Modaimpresa insegna che c’è speranza.